Il Responsabile di Piano del Gal Isc Madonie, Dario Costanzo, dopo la pubblicazione degli esiti della valutazione delle domande di aiuto presentate per la prima sottofase del bando “Madonie in rete per lo sviluppo rurale” del PSR Sicilia 2007-2013, Misura 312 A, C e D, ha inviato, nei giorni scorsi, una nota a tutti i centri assistenza agricola operanti sul territorio del Gal Isc Madonie preannunciando l’apertura dal 31 ottobre 2012 al 30 gennaio 2013 della seconda sottofase Misura 312 A, C e D.
Tenuto in debito conto su 37 domande presentate solo sette sono state ritenute ammissibili, la nota precisa che le disposizioni attuative specifiche della misura 312 A, C, D prevedono che alla domanda di aiuto dovrà essere allegata, pena l’inammissibilità, la scheda di validazione del fascicolo aziendale aggiornato, opportunamente validata dal responsabile del CAA di riferimento e/o dalle sezioni operative di assistenza tecnica abilitate. Copia dei titoli di proprietà, dei contratti di affitto e di comodato che dovranno essere depositati nel fascicolo aziendale. Nei casi di affitto o comodato, sia per i terreni sia per i fabbricati costituenti l’azienda, la durata dei contratti, registrati nei modi di legge, deve essere di almeno 8 anni dalla data di presentazione della domanda. Nel contratto di comodato deve essere prevista anche una clausola di irrevocabilità del contratto stesso. Nella missiva, il responsabile di piano Dario Costanzo, chiede ai C.A.A. di vigilare affinchè le informazioni obbligatorie siano tutte inserite nel fascicolo aziendale e rese evidenti nella scheda di validazione aggiornata dai dati anagrafici, di verificare l’inserimento nel fascicolo aziendale delle particelle oggetto dell’intervento, i dati relativi ai titoli di possesso, con relativa scadenza superiore agli 8 anni dalla data di presentazione della domanda e ancora i timbri e firma del CAA e del beneficiario. Si precisa inoltre nel caso di microimprese agricole non sono escluse dalla misura se nel fascicolo aziendale si evince con chiarezza che gli interventi finanziati ricadono su beni di pertinenza della nuova attività. Tra le disposizione attuative vi è l’obbligo che la sede legale del richiedente deve ricadere in macroaree C o D.