Varato tra le polemiche il piano di rientro delle somme da erogare all’Ato. 1.800.000 Euro di debiti per i prossimi vent’anni

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Varato dal Consiglio comunale nella seduta straordinaria del 30 dicembre il piano di rientro delle somme che il Comune di Termini Imerese deve erogare ad Ecologia e Ambiente per debiti assunti a seguito della firma dei contratti di servizio del 2011 e del 2012. Il Sindaco Totò Burrafato a seguito dell’approvazione del piano di rientro ha dichiarato: “Ha vinto la Città.

Ha vinto il senso di responsabilità dei consiglieri Vitale (presidente del consiglio comunale), Cecchetti, Cilfone, Cirà, Corso, Longo, Mercurio, Messineo, Sacco, Sunseri, Urbano che – con il loro voto favorevole – hanno dato via libera all’anticipazione da parte della Regione siciliana che sarà destinata esclusivamente a garantire il regolare funzionamento del servizio rifiuti. Sappiamo bene che forse questa anticipazione non basterà a scongiurare il rischio che si fermi la raccolta dei rifiuti e per questo, sin da subito, per garantire il regolare servizio cercheremo di pagare con puntualità le fatture che saranno emesse da Ecologia e Ambiente destinando a tale scopo, come del resto si è sempre cercato di fare soprattutto dall’insediamento della nuova Giunta municipale, l’intero ammontare della tassa sui rifiuti. Al contempo vigileremo con rinnovato impegno perché il servizio sia reso al meglio e agiremo per una revisione del costo del servizio”. E a proposito della polemica con l’ex sindaco Giunta (accusato da Burrafato di essere responsabile di parte dei debiti del Comune) che aveva dichiarato che nessun debito era stato lasciato dalla sua amministrazione il sindaco ha fatto un passo indietro: “Si può, forse, affermare che nessun debito sia stato lasciato in capo all’Amministrazione che guido dal giugno 2009, ma al contempo non si può disconoscere che ci siamo ritrovata in dote un contenzioso pari a € 3.194.000 di cui aspettiamo il definitivo esito del giudizio ancora pendente”. “Si tratta – ha concluso Burrafato – di due partite completamente distinte, gestite con criteri ed atti amministrativi di diversa natura, che comunque pariteticamente hanno determinato la grave sofferenza di liquidità che ha vissuto la società di gestione (e quindi i suoi lavoratori, i fornitori, la discarica, etc) e che in qualche modo sarà mitigata dal piano di rientro approvato dal consiglio comunale”.

Sulla questione è intervenuto anche Mario Sacco uno dei due consiglieri comunali dell’opposizione che con il suo voto ha permesso il varo del provvedimento: “Credo che l’approvazione del provvedimento di ripianamento dei debiti Ato sia positivo per i lavoratori e per le prospettive complessive del servizio in attesa della definizione della nuova legge regionale sulla gestione del ciclo dei rifiuti,richiediamo comunque la revisione contrattuale della convenzione tra Comune di Termini e lo stesso Ato. Sono rammaricato per le divisioni manifestatesi sul fronte dell’opposizione a questa amministrazione comunale;dichiaro la mia piena disponibilità a ritrovare le ragioni unitarie per un nuovo percorso politico nel rispetto delle varie diversità”. Ma di diverso avviso è il Consigliere comunale Francesco Giunta che ritiene che il “buco” sia stato creato dal sindaco per indebito utilizzo, cioè: la tassa pagata dai cittadini per pagare la spazzatura è stata stornata per altri usi. “Il Consiglio comunale ha autorizzato – ha scritto Giunta – la contrazione di un mutuo di circa 2/milioni di euro per il “buco” registrato nel servizio igiene ambientale, relativamente agli anni 2011 e 2012. L’opposizione – tranne due consiglieri – ha coerentemente mantenuto il proprio voto contrario, manifestando dissenso per tale ulteriore indebitamento. Infatti, diversamente da quanto affermato dal Sindaco, il mutuo serve a coprire l’indebito utilizzo delle risorse provenienti dalla tassa pagata dai cittadini. Tale indebito utilizzo ha creato il buco nel bilancio 2011 e 2012. Si è cercato, invece, di far passare la tesi che l’assunzione del mutuo avrebbe evitato il blocco del servizio ed il mancato pagamento dei salari al personale. La verità è che, se la delibera non fosse stata approvata sarebbero chiaramente venute alla luce le responsabilità di un’Amministrazione che sta precipitando la città nel disastro economico e sociale.