Un cacciatore di frodo è stato denunciato dai Carabinieri della Stazione di Isnello a conclusione di un servizio di controllo del territorio finalizzato alla prevenzione ed alla repressione del bracconaggio ed eseguito in collaborazione con le guardie venatorie del corpo di vigilanza della Provincia di Palermo.
È la mattina di domenica 6 gennaio quando, in contrada Aquilea del comune di Isnello, all’interno dell’area protetta del parco delle Madonie, alcune guardie venatorie hanno udito l’esplosione di più colpi di arma da fuoco e l’abbaiare di cani avvisando la Stazione Carabinieri di Isnello.
Immediatamente i militari hanno predisposto un servizio finalizzato all’individuazione ed identificazione dei bracconieri: nonostante la vastità e la conformazione impervia dell’area, nel volgere di poco tempo Carabinieri e guardie venatorie sono riusciti ad individuare e bloccare, in evidente atteggiamento di caccia, F.F., 33enne palermitano. Oltre al sequestro di un fucile da caccia semiautomatico e del relativo munizionamento, tredici cartucce cal. 12 caricate a “palla” singola, nonché di due coltelli a serramanico e di altri dispositivi per l’esercizio dell’attività venatoria, tra i quali una ricetrasmittente. Per il cacciatore di frodo è scattata la denuncia per avere introdotto, senza autorizzazione, armi e munizioni all’interno del Parco delle Madonie, in violazione del divieto di caccia vigente nelle aree protette.