“Tra le manifestazioni di interesse resta in primo piano quella della cinese Chery disposta ad avviare un rapporto di sinergia con la Dr di Massimo Di Risio”. E’ la notizia più rilevante uscita dall’incontro dell’amministrazione regionale con le parti sociali per la trattazione delle problematiche industriali ed occupazionali inerenti la chiusura dello stabilimento Fiat di Termini Imerese.
“La Regione Sicilia cercherà direttamente gli interlocutori in grado di partecipare al piano di rilancio industriale di Termini Imerese”. È quanto hanno ribadito nello stesso incontro con i sindacati a palazzo d’Orleans, gli assessori regionali Linda Vancheri e Luca Bianchi. La Regione continuerà a partecipare al tavolo romano presso il ministero dello Sviluppo economico, che resta la sede principale del confronto tra le parti. Prudenti i sindacati. “Prendiamo atto – dice Roberto Mastrosimone della Fiom di Palermo – che la Regione intende avere un ruolo più attivo ma allo stato non si intravedono soluzioni vicine. E in più resta irrisolto il nodo della cassa integrazione in deroga per l’indotto”. “Il sindacato è pronto a discutere sulle regole”, aggiunge Mastrosimone per il quale alla fine del 2013, alla scadenza della cassa integrazione per i dipendenti dello stabilimento, “la Fiat non può tirarsi indietro”. Un altro punto, come ha sottolineato Roberto Mastrosimone che va affrontato, è il nodo della cassa integrazione in deroga per l’indotto. La Regione si e’ impegnata a erogare 110 milioni per la cassa integrazione ma l’intervento finanziario potrà venire solo dopo la definizione di un accordo quadro. La Regione Sicilia inoltre cercherà direttamente gli interlocutori in grado di partecipare al piano di rilancio industriale di Termini Imerese e continuerà a partecipare al tavolo romano presso il ministero dello Sviluppo economico. Per quanto riguarda invece Invitalia non sarà l’unico soggetto impegnato a valutare le manifestazioni di interesse come è avvenuto nel passato senza però raggiungere una conclusione. Rosario Crocetta ha già dichiarato che prederà parte a tutte le riunioni alla ricerca di una soluzione. La delegazione assessoriale presente al tavolo di Palazzo d’Orleans inoltre ha assunto l’impegno, che sarà definito entro marzo, per un piano di aree industriali che soddisfi le esigenze allocative di nuovi investitori e un programma di incentivi per avviare una nuova attività per promuovere la reindustrializzazione del polo di Termini Imerese.