I carri allegorici del Carnevale Termitano sono stati bloccati all’uscita dei capannoni da una trentina di operai dell’ex indotto Fiat che da questa mattina sono riuniti in presidio. La protesta ha quindi bloccando la tradizionale sfilata dei carri in cartapesta che oggi pomeriggio avrebbe dovuto animare le strade della città di Termini alta.
Il programma della manifestazione ha quindi subito dei necessari cambiamenti. A sfilare a piazza Duomo sono solamente i gruppi appiedati in maschera e le tradizionali maschere del Carnevale più antico di Sicilia, u Nannu ca’ Nanna. Nei giorni scorsi gli operai avevano minacciato di bloccare le tradizionali sfilate dei carri in cartapesta, realizzati dai maestri artigiani della città. I circa 350 lavoratori dell’indotto Fiat sollecitano il pagamento della cassa integrazione in deroga che è vincolato alla definizione di un accordo quadro regionale. Nonostante stamane sia giunta notizia che la convocazione dell’incontro con le parti sociali sia già stata fissata per mercoledì 13 febbraio, i lavoratori, sotto le bandiere della Fiom Cgil e della Fim Cisl , hanno ritenuto di dover continuare la mobilitazione. “Una vertenza così lunga e difficile – ha detto Totò Burrafato, sindaco di Termini Imerese – può portare ad un’iniziativa di tale portata che purtroppo ha compromesso uno dei momenti centrali del nostro Carnevale. Siamo stati costretti ad un cambio radicale del programma della rassegna e di ciò ci scusiamo in primo luogo con i tanti visitatori che avevano premiato la nostra volontà di non rinunciare al Carnevale in un momento di crisi e in secondo luogo con la nostra comunità che, suo malgrado, è costretta a sopportare le iniziative di lotta di questi lavoratori”.