Numerose sono ad Aliminusa le credenze intorno alla morte e alla vita ultraterrena ed ancora più numerose le preghiere che in passato le donne recitavano in giorni particolari dell’anno. La paura della morte, soprattutto tra le persone più anziane è sempre incombente, specialmente durante la notte e le ore di sonno. Per questo in passato, le donne, soprattutto prima di andare a dormire, erano solite raccomandarsi a Dio, ai Santi, alla Madonna. Fino a qualche tempo fa inoltre, erano molte le testimonianze di persone che ad Aliminusa raccontavano suggestive storie e leggende a riguardo, e ancora di più quelle che ci credevano. Alcuni tramandavano che – durante la notte tra l’1 e il 2 di novembre – i defunti celebrassero una messa nella chiesetta ubicata dentro il cimitero. Tra le storie che si raccontano in paese, una vuole che, una volta, una donna, sentendo suonare le campane della prima messa del mattino, si recò come d’abitudine alla chiesetta del cimitero, dove si soleva annualmente assistere ad una santa messa nel giorno della commemorazione dei defunti. La donna allora, guardandosi attorno, s’accorse di non riconoscere nessuno dei suoi compaesani. La signora era sorpresa e stranita. Tuttavia, dopo aver partecipato alla celebrazione della santa messa, riconobbe l’anima di uno dei suoi parenti defunti che si avvicinò a lei invitandola ad uscire frettolosamente prima che risuonasse la campana che la costringesse a rimanere per sempre con loro nel regno dell’oltretomba. Appena fu sulla soglia dunque, la donna sentì il cancello dietro di lei chiudersi di colpo, con gran frastuono e rumori paurosi: aveva partecipato alla messa delle Anime dei Defunti. Scappando subito verso casa dalla paura, si accorse di aver perso il suo velo. La signora raccontò con gran paura il fatto al parroco (Padre Cicero) e ai suoi compaesani. Ancora maggior sbigottimento si ebbe quando il sacerdote, recandosi a controllare al cimitero, ritrovò il mantello della signora impigliato tra le sbarre del cancello (Notizie tratte da Aliminusa.net sezione I Misteri).
Scritto da Marco Fragale
Anche mia nonna ha avuto un esperienza simile a Termini Imerese. Tra 1 e il 2 novembre di notte vide una processione dove riconobbe molti dei suoi conoscenti. Il giorno dopo, in quella strada dove non si erano svolte processioni la strada era piena di cera di candele. Lei lo ha raccontato ma molti furono scettici.
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