La protesta degli enti di formazione professionale cattolica, riuniti nel Confap, ed impegnati nell’erogazione dei corsi Oif per minori in età scolastica, forse comincia a dare i frutti sperati. Dall’incontro sui percorsi triennali per l’assolvimento dell’obbligo di istruzione e formazione dei giorni scorsi con il presidente della Regione Rosario Crocetta, con l’assessore regionale al ramo, Nelli Scilabra e con i dirigenti Patrizia Monterosso e Anna Rosa Corsello, qualcosa è venuto fuori.
Dopo l’intervento di padre Antonio Lucente, presidente dell’Engim Sicilia, che ha citato don Lorenzo Milani (“Fare parti uguali tra disuguali è somma ingiustizia”) ricordando come nel passato «non tutti gli Enti hanno avuto interesse ad erogare formazione iniziale per minori e che solo da qualche anno il settore ha aperto le porte ad Enti che non hanno esperienza a riguardo», e ribadendo che non tutti possono fare Oif/Iefp, risultando necessario poter offrire requisiti tali da garantire stabilità al sistema e qualità formativa, il presidente Crocetta, ricevuto – e condiviso – da padre Lucente il decalogo della buona formazione iniziale predisposto d’intesa con Endofap, ha dettato tempi certi in merito all’erogazione di ulteriori acconti per i corsi Avviso 19 prima finestra, dei primi acconti dell’Avviso 19 seconda finestra e di ulteriori acconti e saldi relativi alle annualità precedenti.
Inoltre, già a partire dalla prossima settimana, l’Amministrazione regionale predisporrà un tavolo di attuazione della riforma dell’Oif, proprio a partire dal decalogo che riportiamo qui di seguito e alle richieste di certezza di programmazione triennale, nelle iscrizioni e nell’avvio e chiusura delle attività, oltre allo snellimento delle procedure burocratiche amministrative, di progettazione e di rendicontazione.
“Le regole dell’accreditamento OIF: 1) I corsi OIF possono essere erogati solo da Enti che hanno preso parte, sin dall’inizio, alla sperimentazione di cui all’accordo del 26/01/2007; 2) I corsi OIF possono essere erogati solo da Enti o Associazioni di essi che gestiscano almeno 20.000 ore, solo nell’OIF; 3) Possono continuare ad erogare i corsi solo Enti che svolgano in via prevalente, almeno il 75% del monte ore, attività OIF, per assicurare l’effettiva vocazione verso tali corsi; 4) L’accreditamento è revocato ad Enti che non assicurano la regolarità contributiva e l’accantonamento del TFR; 5) Il numero massimo dei corsi da affidare a ciascun Ente è pari a quello ottenuto nell’A.F. 2012/2013 (contenimento della spesa); 6) Ciascun Ente può programmare corsi solo per qualifiche cha ha già erogato. Richieste di programmazione di qualifiche diverse devono essere preventivamente autorizzate (Specializzazione degli Enti); 7) Le strutture in cui si realizzano i corsi devono avere le caratteristiche proprie dell’edilizia scolastica e, contemporaneamente, le pertinenze tipiche delle attività industriali/artigianali relative alle tipologie dei corsi che ivi si realizzeranno; 8) Le attività di pratica si devono realizzare nello stesso plesso in cui si realizzano quelle di teoria; 9) Gli Enti devono assicurare stabilità decennale di disponibilità dei locali; 10) Gli Enti devono avere un organico stabile con contratti a tempo indeterminato secondo il CCNL della F.P., pari all’80% del totale, assicurando azioni di formazione continua del proprio personale”.