E’ stato bandito dal Comune di Gangi, un concorso d’idee per la selezione di un logo da utilizzare per la De.C.O, la denominazione comunale d’origine, il marchio identificativo per tutti quei prodotti agro-alimentari di produzione locale.
“Un’occasione per promuovere le imprese rendendo riconoscibile e identificabile le nostre produzioni caratteristiche – ha dichiarato il sindaco di Gangi Giuseppe Ferrarello – un modo per promuovere l’eccellenza enogastronomica del territorio, beni di qualità che dovranno rispettare un rigido disciplinare di produzione, il logo dovrà essere caratterizzato da una forte identità locale, e avere un’immediata riconoscibilità, elevata flessibilità di applicazione e una buona versatilità facilmente adattabile ai diversi modi di utilizzo”. La proposta progettuale dovrà essere composta di un elaborato grafico su carta, breve relazione di presentazione e la riproduzione digitale su supporto CD. La domanda di partecipazione e la dichiarazione sostitutiva, per garantire l’anonimato, dovranno essere inserite ognuna in una busta diversa ed entrambe sigillate. Il plico, pena esclusione, dovrà pervenire entro le ore 14, dell’8 aprile 2013, all’indirizzo: Comune di Gangi, Salita municipio, 2 – 90024 Gangi(Pa), la consegna potrà avvenire anche a mano. A esaminare le proposte progettuali sarà un’apposita giuria qualificata che valuterà i progetti e stilerà una graduatoria in base all’efficacia comunicativa, originalità e specificità, valenza estetica e capacità del logo di essere strumento di promozione. La giuria potrà indicare eventuali suggerimenti e modifiche all’elaborato prescelto. Il concorso è gratuito ed è previsto un premio di 200 euro, erogato dal centro commerciale naturale, per il logo che sarà scelto. Il logo non dovrà costituire o contenere: danni o pregiudizi all’immagine del Comune o di terzi, propaganda politica, sindacale, ideologica, messaggi offensivi o lesivi del decoro e del buon costume. Il Comune di Gangi sarà l’esclusivo proprietario del diritto d’autore ed è fatto obbligo ai partecipanti, pena esclusione del concorso, di non pubblicare o rendere noti i progetti prima che la commissione abbia espresso il proprio giudizio.