Nell’ambito del Corso di Archeologia Preistorica organizzata da SiciliAntica si terrà il 14 Aprile 2013 una visita guidata a Ustica. La partenza è prevista alle ore 8 dal porto di Palermo. Subito dopo l’arrivo a Ustica si terrà la lezione su “La Media Età del Bronzo in Sicilia” a cura di Francesca Spatafora, Direttore del Parco Archeologico di Himera a cui farà seguito la visita guidata al Museo Archeologico.
L’esposizione comprende una selezione significativa di reperti della Media Età del Bronzo (1400-1200 a.C.): suppellettili domestiche ma anche ritrovamenti connessi alla produzione metallurgica, utensili d’ossidiana, di monili e oggetti di materiale vario (pietra, bronzo, terracotta). I materiali provengono dalle indagini effettuate dalla Soprintendenza di Palermo tra il 1974 e il 2003 nell’insediamento preistorico del Villaggio dei Faraglioni. All’età storica è dedicata un’intera sezione del Museo, ove sono custoditi materiali di età ellenistica e romana relativi alla seconda fase di occupazione di Ustica, durata circa dieci secoli a partire dalla fine del IV sec. a.C.: particolarmente rilevanti l’abitato sulla Falconiera e le necropoli ad esso connesse e, per l’età tardoantica, le tombe ipogeiche scavate sul costone del promontorio della Falconiera. Visita guidata all’area archeologica. L’isola abitata nella preistoria sin dall’età neolitica è stata intensamente occupata nell’età del Bronzo. Fra il XIV e XIII sec. a.C , quando Ustica fu inserita in rotte commerciali che la collegavano con le Eolie e le coste palermitane,vi sorsero numerosi insediamenti della media età del Bronzo (1450-1250 a.C.). Tra questi il villaggio fortificato dei Faraglioni è il più importante per grandezza, per stato di conservazione e per complessità del sistema urbanistico. Allo stato attuale degli studi Ustica sembra abbandonata nei secoli successivi sino al III sec. a.C.. Un nuovo insediamento venne realizzato sulla cima della Falconiera, a picco sul mare e sovrastante la Cala Santa Maria, principale approdo dell’isola. Ai piedi della rocca sono state rinvenute la necropoli coeva all’insediamento romano nonché tombe ipogeiche e numerose tombe a fossa di età tardoromana e bizantina (IV-V sec. d.C.). Dopo il pranzo è prevista la visita guidata al Centro Studi e Documentazione Isola di Ustica che cura la ricerca, la conservazione, la tutela, la valorizzazione e la promozione della documentazione fotografica storica e contemporanea sull’Isola. Il centro ospita la riproduzione di stampe antiche, testi dell’Ottocento, giornali e riviste riguardanti l’Isola. Inoltre conserva carte originali e copie digitali di antiche mappe, oltre tutte le moderne carte IGM. La sezione di cartofilia postale è costituita dal censimento di oltre cinquecento documenti, datati tra la seconda metà dell’Ottocento e i primi anni del Duemila. Infine la mostra storico documentaria “I confinati: oppositori politici al confino di polizia nell’Italia fascista”. La mostra presenta foto e documenti provenienti da archivi pubblici e privati. Quando Antonio Gramsci giunse a Ustica, i ‘politici’ presenti sull’isola erano poco più di una decina, ma nel giro di qualche mese diventarono oltre seicento, un gruppo di uomini che diedero vita anche ad attività sociali. Il confino, così, finì con l’essere anche un’esperienza costruttiva di cui l’isola conserva viva la memoria. Per informazioni: SiciliAntica, Via Ospedale Civico, 32 – Termini Imerese Tel. 091 8112571 – 346 8241076 E-mail: [email protected].
Nella foto incensiere di Ustica.