Si delineano gli schieramenti politici e i candidati alla carica di Sindaco in vista delle elezioni di giugno

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Iniziano a  delinearsi a Campofelice gli scenari politici, le alleanze e i protagonisti delle elezioni comunali che saranno indette  per il prossimo 9 e 10 giugno, a seguito del vuoto amministrativo scaturito dalle dimissioni dell’ ormai ex sindaco Francesco Vasta. I fronti politici appaiono oggi meno saldi rispetto alle precedenti elezioni, in cui a fronteggiarsi erano stati appunto solo due schieramenti; di fatti se a contendere il ruolo di sindaco a Vasta la scorsa volta era stato solo il Prof. Pedalino, attualmente i candidati sarebbero quattro più  quello potenziale ancora da individuarsi del Movimento Cinque Stelle. 

Ma andiamo con ordine: Vasta che di recente aveva aderito al Partito Democratico, era stato eletto sindaco per due volte consecutive con una lista civica, la prima volta nel 2006. Terminato il primo mandato elettorale si era ripresentato al giudizio della cittadinanza e nel maggio del 2011 era stato rieletto alla carica di primo cittadino e la sua coalizione aveva ottenuto un divario non indifferente in termini di voti rispetto a quella avversaria. Le recenti dimissioni, giunte secondo tempistiche  inaspettate, sarebbero da imputarsi a motivazioni di carattere personale, anche se è un dato di fatto che la cornice in cui tutto è successo rifletteva  un quadro politico profondamente mutato rispetto al 2011. Ad un totale rinnovamento nel giugno scorso della Giunta Comunale aveva poi fatto seguito un allargamento della coalizione alla quasi totalità della minoranza, con l’esclusione del solo consigliere La Plena.  A tale fattore si erano sommati i sussulti di un gruppo consiliare autonomamente costituitosi  in seno alla maggioranza che però nonostante i proclami non aveva mai, almeno ufficialmente, contrastato apertamente l’operato del Sindaco. Venendo meno la figura del Sindaco Vasta che aveva fatto da collante tra personalità appartenenti a profili ideologici e politici differenti, le compagini in gioco appaiono oggi più frammentate  che mai. Il gruppo eletto originariamente “di minoranza”  e poi passato a sostenere l’ amministrazione Vasta (con eccezione di La Plena), correrà unitamente ad esponenti del P.d. locale e dell’attuale maggioranza  in una lista civica capeggiata o da Massimo Battaglia, assessore in carica al turismo o dal consigliere Gianni Lanza, di professione dottore commercialista. Dopo aver in questi anni esperito una forte opposizione politica, correrà autonomamente invece  il gruppo del Prof. Pedalino, anche lui di professione dottore commercialista; Pedalino che ha rivestito nel recente passato il ruolo di assessore al bilancio, sarà con molta probabilità anche il candidato designato dal proprio schieramento. Tra le novità sono da segnalare la candidatura, peraltro ancora da ufficializzare, dell’avvocato Giulio Giardina (attualmente consigliere comunale) che sembrerebbe poter contare  anche sull’appoggio di alcune personalità del suo gruppo consiliare oltre che su quello dell’ex consigliere provinciale Di Maggio. La quarta lista è quella di Vincenzo Chiavetta che per primo ha ufficializzato la sua discesa in campo: Chiavetta, psicologo dello sport, collabora con la F.i.g.c. ed in passato ha assunto la carica di assessore allo sport nella giunta guidata dall’ ex sindaco Schimmenti. Infine ancora alle prese con la chiusura delle liste, considerate anche le difficoltà oggettive di stilare candidature in regola con il proprio statuto, ma non prima di averle sottoposte a delle “votazioni interne”, il locale Movimento Cinque Stelle che non perde occasione per dichiarare di voler comunque correre autonomamente e che di recente ha indetto un “question day” per  raccogliere proposte e suggerimenti politici da parte della cittadinanza campofelicese. Insomma all’approssimarsi di giugno, in uno scenario ormai quasi delineato a cui fanno da cornice quotidiani summit politici, annunci di discese in campo seguite da immediate rinunce, alleanze eterogenee, c’è da aspettarsi che, visto anche il numero elevato di competitors, nelle prossime settimane vivremo un clima politico a dir poco “incandescente”. Un’altra novità, quest’ultima  strettamente attinente alle modalità di voto, è  che alle prossime elezioni comunali gli elettori campofelicesi così come tutti gli altri siciliani chiamati alle urne, potrebbero vedersi consegnare dagli scrutatori due schede: in una si potrà votare per un candidato uomo, nell’altra invece per una donna, a patto che siano entrambi candidati nella stessa lista. La doppia preferenza di genere potrebbe, infatti, diventare realtà in Sicilia già proprio per queste ormai prossime  elezioni amministrative, originariamente previste per il 26 maggio e dopo posticipate al 9 e 10 giugno proprio per permettere il varo della norma e la sua applicazione immediata. La legge concepita per riequilibrare l’accesso alle cariche elettive  sarebbe dovuta diventare legge già lo scorso anno. Il governo nazionale infatti con la legge 215 del 2012 ha disciplinato la doppia preferenza di genere alle elezioni amministrative e regionali. Una norma rimasta però sulla carta, dato che non è stata recepita da nessuna Regione, a parte la Campania.