A Campofelice di Roccella, così come in molti altri comuni siciliani a giugno si terranno le elezioni amministrative. I candidati ufficiali alla carica di sindaco sono quattro, in ordine alfabetico: Battaglia, Chiavetta, Giardina e Pedalino, tutti alla guida di liste civiche. Con Espero cercheremo nelle settimane seguenti di dar voce a tutti i candidati; il primo ad averci dato la sua disponibilità è il prof. Pedalino (nella foto) che per la seconda volta si candida alla carica di primo cittadino.
Di professione dottore commercialista, originario di Raffadali ma trapiantato a Campofelice già da diversi anni, Pedalino è stato a suo tempo assessore al bilancio nel corso del primo mandato elettorale Vasta; dimessosi dal ruolo di assessore si è poi due anni fa, candidato al ruolo di sindaco sfidando proprio Vasta, perdendo però il confronto elettorale. Negli ultimi tempi la sua compagine politica dopo il passaggio di alcuni consiglieri a sostegno dell’amministrazione Vasta è finita per essere rappresentata in consiglio dal solo La Plena, rimasto l’unico ad esperire un’azione politica di opposizione all’ interno dell’organo consiliare. A seguito delle dimissioni di Vasta e delle conseguenti imminenti elezioni, il Professore Pedalino ci riprova. A lui abbiamo rivolto le seguenti domande:
Si stanno avvicinando le elezioni per il rinnovo del consiglio comunale e del nuovo sindaco, cos’ è che la spinge a ricandidarsi dopo il risultato non proprio esaltante delle ultime elezioni?
E’ vero che il mio precedente risultato elettorale non è stato molto esaltante però va considerato che due anni fa avevo contro tutti i poteri forti e venivo deriso e preso per il “Cassandra” di turno quando dicevo che il bilancio versava in condizioni pietose a causa delle ingenti quantità di denaro pubblico speso per passerelle e spettacoli musicali. Adesso il paese intero si è risvegliato dal torpore e gli ultimi avvenimenti culminati con le dimissioni del sindaco hanno dimostrato che avevo ragione. Non era mia intenzione ripropormi come candidato in questa improvvisa ed inaspettata tornata elettorale ma un gruppo di numerosi cittadini che si sono auto-costituiti in movimento per la mia candidatura, mi hanno chiesto di ripresentarmi per ridare loro una speranza di cambiamento. Potevo forse deludere queste aspettative?
Quali sarà la compagine politica che l’accompagnerà in questa nuova avventura, quali le professionalità e le caratteristiche dei candidati e infine, da chi questa lista sarà appoggiata?
La mia è una lista giovane, senza colore politico. E’ costituita da 15 persone e di questi una decina sono volti nuovi, mentre il resto ha alle spalle una breve esperienza come consigliere comunale. Tutti provengono dal mondo del lavoro: vi è il medico di famiglia, il dirigente scolastico, l’avvocato, l’artigiano, l’assistente sociale, il d.j., la giovane studentessa, il geometra e l’agente di commercio; tutte figure che hanno contatto diretto con la realtà quotidiana e si confrontano giornalmente con i problemi della gente.
Quali sono i tre punti chiavi del suo programma elettorale?
In primis il lavoro; dobbiamo sfruttare tutti i sistemi consentiti dalla legge per ridare slancio economico a questo paese. Ulteriori obiettivi saranno il recupero edilizio ed urbano del territorio, la pulizia massima del territorio senza trascurare nessun punto, indifferentemente che si tratti della piazza o della spiaggia. Aggiungerei poi un’altra priorità: il recupero degli ingenti crediti vantati dal comune.
Anche se potrebbe apparire come una domanda scontata, visto la sua netta presa di posizione in merito in questi ultimi anni, le chiediamo comunque un giudizio sull’Amministrazione Vasta.
La candidatura di Vasta è nata nel 2006 dall’ incontro di poteri forti del paese e lo stesso non è mai stato in grado di sganciarsi da questo abbraccio mortale. Nei primi tre anni che mi hanno visto svolgere il ruolo di assessore al bilancio ho contribuito a recuperare tanto denaro che purtroppo è stato subito speso in passerelle e spettacoli. Vasta ha sbagliato a non avermi ascoltato tre anni fa quando gli ho chiesto di cambiare rotta e invece lui ha preferito tenersi i poteri forti. In generale mantengo un giudizio negativo sul suo operato politico.
Chi crede sarà il suo principale competitor alla carica di sindaco in questa campagna elettorale?
Io non temo alcun competitor e non ho idea di chi possa essere il mio principale antagonista elettorale alle prossime elezioni: sono invece sereno e fiducioso, orgoglioso di aver dato attraverso la mia persona voce ai tanti cittadini che chiedono ancora una speranza di cambiamento. Affronto la battaglia in modo tranquillo: mi sento una persona libera che non deve rispondere a nessuno in particolare ma alla comunità campofelicese nella sua interezza. Stavolta, se i cittadini ce ne daranno la possibilità, proveremo realmente a cambiare questo paese in meglio.