In attesa dell’approssimarsi delle imminenti elezioni amministrative di giugno, dopo l’intervista al Prof. Pedalino, continuiamo con il nostro giro di domande rivolte ai candidati che a Campofelice si contenderanno il ruolo di sindaco; questa volta è il turno di Massimo Battaglia (nella foto). Dal 1992 funzionario direttivo alla Regione Siciliana all’Assessorato Regionale Turismo Comunicazioni e Trasporti, ha ricoperto la carica di assessore al turismo dal 2006 al 2011 e di vicesindaco dal giugno 2012 al marzo 2013 nell’Amministrazione Vasta; è attualmente membro del Partito democratico campofelicese.
Si descrive come amante della musica e in particolare del rock & blues, dei cavalli, della natura e dello sport, del calcio in particolare.
Ass. Battaglia, quali sono le motivazioni che l’hanno indotta candidarsi?
Tutti sanno della mia titubanza ad accettare la candidatura a Sindaco del mio Paese, perché caratterialmente non sono portato a rivestire ruoli “da prima fila”. In questi anni al servizio della comunità ho preferito lavorare in silenzio per migliorare e promuovere il paese. Ma non potevo restare insensibile alle sollecitazioni di quanti con forza e determinazione mi hanno chiesto di portare a compimento quella rivoluzione culturale iniziata nel 2006, così ho accettato per senso di responsabilità, amore per il paese e rispetto profondo per le istituzioni.
Un P.d. frammentato con 2 candidati (Lei e Giardina) non è una nota stonata per il centro-sinistra campofelicese?Abbiamo cercato in ogni modo di evitare defezioni, io non parlerei di PD spaccato tenuto conto che il 95% degli iscritti del Partito Democratico sostiene la mia candidatura, ma al di la dei freddi numeri che mi interessano poco, ritengo che io abbia fatto il possibile prima di accettare la candidatura per evitare lacerazioni, ho incontrato Giulio Giardina e poi successivamente Francesco Palazzolo, ambedue in un primo momento avevano dato l’impressione di condividere il progetto, poi invece hanno preferito fare altre scelte, che io rispetto, ma sono scelte che sono in contrasto nettamente con la linea del partito deliberata quasi all’unanimità e alla quale tutti, compreso io, ci stiamo attenendo. Ritengo che in democrazia debba prevalere sempre la collegialità delle decisioni, il sale della democrazia è la libertà di esprimere il proprio pensiero, lottare per l’affermazione di esso ma uniformarsi poi alle scelte della maggioranza, altrimenti la democrazia diventa ad uso e consumo di ognuno. La sinistra poi mi sembra che abbia in sostanza condiviso il nostro progetto, visto che Sinistra Ecologia e Libertà, Partito Democratico ed il Megafono del Presidente Crocetta hanno aderito. Oltre la sinistra però la nostra lista è arricchita, come nel 2006 e nel 2011, dalla quasi totalità del centro-destra campofelicese, buona parte del PDL, Fratelli d’Italia, PID e i giovani brillanti del “Club della Liberta”, che qualificano e danno vitalità alla compagine. Ho ritenuto e ritengo comunque un grande valore l’unità della sinistra che deve rappresentare elemento di forza non solo aggregativa ma anche valoriale e culturale. L’unità della sinistra non può essere usata a convenienza per soddisfare ambizioni personali o peggio per consumare vendette, io ho sempre lavorato ed ho sempre privilegiato, la squadra, il progetto e i valori. Il mio animo non conosce vendette, odi e rancori.
Quali sono i 3 punti chiave del suo programma?
Il nostro programma è la naturale continuazione del lavoro svolto in sette anni di attività amministrativa volta ad affermare la legalità e la trasparenza amministrativa, a frenare ogni tipo di speculazione e al recupero del patrimonio storico e monumentale del Paese. E’ chiaro che quell’azione va migliorata, arricchita e contestualizzata alle nuove sfide che si presentano per il nostro territorio. Il nuovo depuratore, il Palazzetto dello Sport, il nuovo Lungomare, il risanamento della spiaggia sono punti programmatici che fra poco diventeranno realtà; se ci inseriamo anche la riqualificazione del Corso Principale e il consolidamento della Via Belvedere avremmo già una bella lista di cose (concrete) da presentare. Ma per noi le nuove sfide si chiamano: nuovo campo di calcio, riqualificazione urbana, prosecuzione del belvedere, miglioramento del verde attrezzato, edificio scolastico per il Liceo e poi il grande progetto di riqualificazione ambientale di tutta la fascia costiera, che insieme all’Università degli Studi di Palermo abbiamo iniziato a redigere per dotare le Piane di infrastrutture, di acqua potabile, nuove reti fognarie, pubblica illuminazione e tutti i servizi per fare nascere negli otto chilometri di costa una nuova città che potremo chiamare “Marina di Roccella” così come anticamente è stata denominata la strada statale che la attraversa. Questo insieme a tante altre piccole cose e al recupero dell’evasione, che ha già fatto introitare negli ultimi anni circa 3 milioni di euro alle casse comunale, saranno le direttrici con le quali daremo un nuovo impulso allo sviluppo che per noi, da sempre, è stato abbinato alla buona amministrazione ed alla legalità, contro ogni forma di malaffare. E’ chiaro che continueremo con gli eventi culturali che vanno destagionalizzati per far affluire turisti e villeggianti anche nei mesi autunnali ed invernali.
Quali sono le personalità e le professionalità che l’accompagneranno in questa avventura politica e da quali forze politiche sarà appoggiato?
La vera rivoluzione della compagine che abbiamo costruito con l’aiuto di tutti sta nel fatto che la lista è composta nel 90%, da giovani donne e uomini alla prima esperienza elettorale, naturalmente seguiti, collaborati e supportati da chi ha più esperienza, poi ci sono due o tre consiglieri comunali uscenti che daranno il giusto bilanciamento alla squadra che, sono certo, sarà la vera sorpresa di questa campagna elettorale.
Che giudizio da sull’ amministrazione Vasta, della quale Lei ha fatto parte per ben due volte?
Ritengo che il bilancio dell’Amministrazione Vasta, possa ritenersi estremamente positivo. Tanto è stato fatto e penso ad esempio all’acquisizione della Torre Roccella, alla realizzazione di opere come il Belvedere e al nuovo corso. Campofelice, non dimentichiamolo, oggi è sede di 2 scuole superiori: il liceo scientifico e il liceo artistico. Si è data priorità massima e grande attenzione alle problematiche sociali. Campofelice si è resa protagonista nel territorio ospitando grandi eventi culturali. Si è dato grande impulso alla lotta all’evasione ed all’elusione; sono stati esperiti decine di decreti ingiuntivi, diverse procedure esecutive sono già in atto per il recupero forzato di quanto e’ dovuto al comune: nessuna amministrazione comunale ha messo in campo una serie di azioni cosi pesanti per il recupero dell’evasione fiscale e i risultati sono sotto gli occhi di tutti; più di due milioni di euro sono stati recuperati, la proprieta’ ex afem ha versato grosse somme alle casse comunali per ici dopo aver perso il contenzioso nei vari gradi di giudizio tributario che ci hanno visto vittoriosi.
Ipotizzando che Lei sia il favorito, chi crede possa essere il suo avversario politico più temibile alle prossime elezioni?L’avversario più temibile può essere sicuramente la disaffezione che in questo momento c’è per la politica e per le elezioni. La gente è stanca, è in difficoltà e purtroppo la politica non riesce più a dare risposte: gli Onorevoli, i Senatori, i Deputati Regionali non hanno più il contatto con il territorio, con le città, i cittadini nemmeno li conoscono. La gente conosce gli amministratori locali, i Sindaci ed è a loro che chiede risposte, è a loro che indirizza critiche e a volte insulti che servono quantomeno a far defluire la rabbia che ogni individuo ha quando non riesce a vivere in serenità con la propria famiglia. Ritengo che la crisi del lavoro, questa crisi economica sia il vero avversario da “abbattere”. Gli altri candidati sono degli amici rispettabilissimi, che stimo e che faranno la loro battaglia elettorale, certamente con correttezza e rispetto per gli altri, ma anche con determinazione. Rispetto tutti anche se ritengo che alla fine i cittadini vorranno dare continuità ad un’azione di governo che, anche se con lacune ed errori, visto che la perfezione appartiene ad un altro mondo, rimane nell’immaginario collettivo un’azione di governo che ha cambiato profondamente il nostro paese e che quindi merita ancora la fiducia della maggioranza dei Campofelicesi che vorranno continuare un progetto, pretendendo giustamente di migliorarlo, arricchirlo e potenziarlo.