Campofelice di Roccella ha ora una “lista” in più in vista delle prossime elezioni comunali. E’ la lista di R.b StereoSound, la locale radio privata campofelicese che ha lanciato un’iniziativa a dir poco originale. I cittadini increduli infatti hanno visto affissi nelle bacheche pubbliche e distribuiti negli esercizi commerciali i manifesti elettorali con le foto dei protagonisti radiofonici; come se si trattasse di una lista vera e di un reale documento di propaganda elettorale, viene riportato accanto ad ogni foto il nome del personaggio e la carica alla quale è stato designato.
Ed ecco subito dilagare la curiosità tra la gente, perché come cantava De Andrè “ una notizia un po’ originale non ha bisogno di alcun giornale, come dall’arco la freccia scocca, vola veloce di bocca in bocca”. E così trovi l’ingenuo passante a chiedersi cosa ci faccia, candidato assessore alla politica, il “visionario” Pietro Lo Coco; e cosa faccia accanto a lui il d.j Gaspare Raia (in arte dj Energie) assessore alla discomusic, per non parlare dell’indomabile Franco D’Agostaro, assessore alla musica anni 60/70, passando per l’energica Teresa Chiavetta, “designata” come assessore alla musica italiana. Quattro assessori a comporre la “giunta” musicale e non poteva mancare il candidato a sindaco che per la “grandezza” del ruolo da rivestire non poteva essere nessun altro se non Vincenzo Bifarella. Il gesto, provocatorio se vogliamo, ma sicuramente fine e ironico è stato voluto per stemperare i toni che come in ogni campagna elettorale, iniziano ad accendersi all’approssimarsi di comizi ed elezioni. “In un clima politico già fortemente turbato dalla missiva intimidatoria indirizzata da ignoti a Giardina (uno dei candidati a Sindaco), l’iniziativa è volutamente finalizzata a catalizzare l’attenzione dell’opinione pubblica mettendoci letteralmente la faccia, la mia e quella del team di R.B. StereoSound “ ci spiega l’ideatore Pietro Lo Coco, in passato delfino di Pippo Baudo e protagonista con lo stesso di alcune trasmissioni televisive a Roma in Rai. “Volevamo raffreddare il termometro politico tramite l’utilizzo della satira e una buona dose di autoironia e ” prosegue Lo Coco” personalmente volevo anche combattere gesti di stampo mafioso, che su un romano come me, che di mafia ha sentito parlare solo nei film e ora per motivi lavorativi si trova in Sicilia in un confronto che è non è più limitato all’etere, hanno un effetto ancora maggiore e da qui l’idea di contrastare certi gesti anche tramite la professionalità che ho acquisito lavorando nel mondo dello spettacolo”. “Ingiuriare i mascalzoni con la satira è cosa nobile: a ben vedere, significa onorare gli onesti” recitava Aristofane. E’ tale frase assume una valenza maggiore se chi fa satira ironizza anche su se stesso.