Da 400 anni fede e tradizione con “A cursa di santi”

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A Gangi da quattrocento anni si celebra la devozione legata al culto dello Spirito Santo con “A cursa di santi”. Per due giorni, domenica 19 e lunedì 20 maggio, l’unico santuario in Italia dedicato alla Terza figura della Trinità accoglierà migliaia di fedeli provenienti da tutto il mondo. Un momento di grande emotività è la processione del lunedì, il giorno dopo la Pentecoste.

Quando un serpente umano, sin dalle prime ore del pomeriggio, si muoverà dalla chiesa Madre attraverso i vicoli del centro storico, per raggiungere le pendici del Monte Marone, dove si trova il Santuario. Nel suo incedere lento, in un profondo percorso di fede e raccoglimento, attraversa tutto l’abitato, e si mostra nella sua unicità caratterizzata per il numero di simulacri trasportate a spalla dai fedeli. Quaranta statue, vere e proprie opere d’arte, raffiguranti i principali Santi, frutto della preziosa manifattura di artisti siciliani, opere in legno intagliate e scolpite molte delle quali realizzate dallo scultore Filippo Quattrocchi (1734-1818). Ma il “Miracolo” sarà sul sacrato del Santuario, dove si svolgerà un omaggio speciale alla terza figura della Trinità con “a cursa e i miracula di santi”. I fedeli, con sulle spalle i pesanti simulacri, iniziano una corsa, un veloce andirivieni (per tre volte) inneggiando allo Spirito Santo. Uno spettacolo unico per la fatica dei portatori, per il numero dei simulacri e per il rituale durante la corsa dei “Santi” quando i fedeli gridano ed inneggiano a squarciagola: “Viva San (seguito dal nome del santo portato a spalla) viva lo Spirito Santo e la Misericordia di Dio”. Ad aprire il corteo sarà la statua di San Giovanni Bosco. A officiare le celebrazioni sarà il rettore del santuario dello Spirito Santo l’arciprede don Pino Vacca.