Un altro passo avanti per l’interporto di Termini Imerese. E’ stato sbloccato il finanziamento di 63,86 milioni di euro (sui 78 milioni necessari) per realizzare le infrastrutture necessarie al decollo del tanto decantato progetto. Sarà poi l’azienda che si aggiudicherà l’appalto per la costruzione e gestione della struttura a finanziare la parte residua (pari a 14,22 milioni di euro) e per il momento l’unica ditta candidata è la Tecnis di Catania.
Secondo i progettisti la nuova infrastruttura assicurerà annualmente, già a partire dal 2024, un traffico intermodale fino a 500mila tonnellate e un traffico logistico fino a 979mila tonnellate. L’intervento economico sbloccato consentirà anche il recupero e la bonifica dell’area già occupata dalla Chimica del Meditrerraneo, l’azienda figlia del sogno industriale siciliano degli anni Sessanta e presto infranto davanti a pastoie burocratiche e fubizie varie. Per Alessandro Albanese, presidente di Confmdustria Palermo e neopresidente della Sis, la Società interporti siciliani, che dovrà gestire oltre quello di Termini anche quello di Catania, «grazie a questo intervento sarà possibile parlare concretamente di logistica integrata in Sicilia. Finora abbiamo chiesto alle aziende di venire a investire nell’isola, senza però riuscire a dare risposte alla domanda di infrastrutture logistiche. Ma ora sarà diverso».