Rete 100 passi promuove una petizione per ripristinare la scorta a Liarda

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Vincenzo Liarda oltre ad essere dirigente provinciale della Cgil di Palermo, segretario della Camera del Lavoro della zona delle Madonie è anche responsabile per la legalità della Flai regionale e dell’osservatorio della Flai nazionale per la legalità; ma è noto soprattutto per le battaglie portate avanti per far sì che il feudo di Verbumcaudo confiscato alla mafia, fosse riutilizzato socialmente tramite l’affido a delle cooperative di lavoro. Per questo suo impegno, per il riscatto delle terre che un tempo furono di Michele Greco, detto il Papa, Vincenzo ha subito e continua a subire incessantemente intimidazioni. L’ultima il 30 maggio scorso: una busta contenente polvere da sparo, proiettili e una lettera minatoria era stata trovata sotto la porta della sua abitazione di campagna nei dintorni di Polizzi Generosa, lo stesso immobile che era stato dolosamente dato alle fiamme qualche mese prima.
Ad oggi sono ventuno gli atti intimidatori complessivamente mossi contro il sindacalista che fino a qualche giorno fa poteva almeno contare sulla protezione della scorta.
Tuttavia la stessa gli è stata revocata il il 13 giugno scorzo senza una motivazione plausibile e senza che lo stesso Liarda fosse preventivamente avvertito.
Per tale motivo l’Associazione di Promozione Sociale RETE 100 PASSI  ha promosso una petizione indirizzata al Ministero dell’ Interno Angelino Alfano per chiedere che vengano riconfermate immediatamente le misure di protezione nei confronti del sindacalista.

Allo stato attuale sono già 14.103 le sottoscrizioni raccolte.