Cefalù sbarca in Venezuela grazie alle attività culturali dell’Istituto regionale siciliano Fernando Santi, in collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura e il Centro Italo-venezuelano, sul tema “Valorizzare l’identità comune: l’itinerario arabo-normanno siciliano, quale patrimonio intangibile dell’umanità”.
Dall’ottobre 2010, l’itinerario arabo-normanno di Palermo, Monreale e Cefalù (Duomo di Cefalù, Duomo di Monreale, Palazzo dei Normanni, Cappella Palatina, Chiesa di Santa Maria dell’Ammiraglio, Chiesa di San Cataldo, Chiesa di San Giovanni degli Eremiti, Cattedrale, Palazzo della Zisa, Cuba) è candidato nella lista propositiva italiana, quale patrimonio dell’umanità, amministrato dall’UNESCO.
Le attività si sono svolte dl 21 giugno al 28 giugno con alcuni appuntamenti più importanti.
L’iniziativa è stata inaugurata presso il Salone Giotto del Centro Italo-venezuelano (CIV) di Caracas con l’esposizione di 30 fotografie artistiche per la promozione culturale e la fruizione turistica di dieci monumenti costituenti l’itinerario arabo normanno di Palermo, Monreale e Cefalù. Mostra che ha avuto positivi riscontri da parte della comunità italo-venezuelana.
Tra le foto esposte quella dell’immagine del Cristo Pantocratore del Duomo di Cefalù e della Cappella Palatina di Palermo.
Il 23 si è tenuta poi una conferenza sui siti siciliani candidati nella lista propositiva italiana 2011 quale patrimonio dell’Umanità, tra cui quelli dell’itinerario arabo normanno di Palermo, Monreale e Cefalù, e i cinque siti siciliani già dichiarati patrimonio Unesco.
Venerdì 28 giugno infine a Caracas, presso il Centro Italo-Venezuelano, l’architetto Manuel Roberto Guido, direttore del servizio I della direzione generale per la valorizzazione del patrimonio e Luciano Luciani, presidente dell’Istituto Regionale Fernando Santi hanno tenuto una conferenza sul tema “Il valore della tutela dell’UNESCO” riguardante i siti siciliani candidati nella lista propositiva italiana dell’anno 2011 quale patrimonio dell’umanità (patrimonio storico monumentale arabo-normanno di Palermo, Cefalù e Monreale, itinerario fenicio-cartaginese di Mozia-Marsala, itinerario dell’Etna) nonché i cinque siti siciliani dichiarati patrimonio dell’umanità.
Luciani ha donato al CIV e al COMITES una riproduzione dell’immagine del Cristo Pantocratore del Duomo di Cefalù, il cui volto è stato scelto come icona dell’Anno della Fede 2012/2013.
All’iniziativa hanno partecipato tra gli altri: Franco Spina, consultore dell’emigrazione della Regione siciliana e delegato dell’Istituto Regionale Siciliano Fernando Santi, Maria Elisabeth Auteri, vice console d’Italia a Valencia, Pietro Caschetta, presidente del Centro Italo-Venezuelano, Michele Buscemi, presidente del Comites di Caracas, i rappresentanti della comunità organizzata delle associazioni di italiani e di quella siciliana, Francisco Perez Gallego della Fondazione ICONOS de Venezuela, Luciano Luciani, presidente dell’Istituto Regionale Fernando Santi e Manuel Roberto Guido, direttore del servizio I della direzione generale per la valorizzazione del patrimonio, già responsabile scientifico dell’Ufficio Patrimonio Mondiale UNESCO del Ministero per i Beni e le Attività Culturali.
Home Categoria A-F Cefalù Cefalù e il Cristo Pantocratore in Venezuela con l’Istituto Fernando Santi