C’ è un nuovo giornale in città, si chiama “Il Fatto termitano”, quasi a echeggiare nel titolo “Il Fatto Quotidiano” di Travaglio e Gomez, il giornale nazionale che sferza ogni giorno il potere e i suoi organi, che denunzia le magagne dei governanti e dei loro amici, che smaschera i piccoli grandi imbrogli quotidiani, senza colore politico e soprattutto senza guardare in faccio a nessuno.
Chi sente per la prima volta che sta uscendo un giornale con questo titolo, immediatamente
che pensa? Sicuramente l’avranno prodotto i grillini termitani. Invece sropresa! Chi mai avrebbe potuto pensare questo nome per un foglio editoriale? Incredibile: il sindaco! Si proprio lui, l’uomo del mitico “Progetto Burrafato”, che aveva messo assieme esponenti di destra e di sinistra e del centro, che doveva cambiare Termini e assicurare ai suoi cittadini: lavoro, benessere, pulizia… Tutte cose realizzate? I termitani stanno ancora aspettando! Sfugge a molti però come si possa pensare di usare il nome che evoca il celeberrimo “Fatto Quotidiano”. Per noi comunque non ci sono dubbi: il sindaco ha deciso di dare questo titolo perché ha intenzione di spiazzare nuovamente tutti: autodenunziarsi e raccontando direttamente lui le storture della sua amministrazione. Insomma, si vergogna così tanto di quello che ha “fatto” (o non ha fatto) che la sua coscienza si ribella… Ma se non fosse così allora più che “Il Fatto termitano” bisognava chiamarlo (vista anche la sua ultima giravolta politica) “Il Megafono del palazzo”. Comunque è legittimo per chicchessia – anche per il primo cittadino – farsi un giornale, però sfugge a molti dove il sindaco trovi il tempo, in questa situazione drammatica per la comunità, per fare pure l’editore.
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