Ladri di “oro rosso” sorpresi nel cuore della notte a rubare cavi di rame della linea ferroviaria Palermo-Messina. Arrestati dai Carabinieri

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La scorsa notte, durante il pattugliamento lungo la SS 113 tra Termini Imerese e Trabia, i Carabinieri della Compagnia di Termini Imerese hanno arrestato, per il reato di furto aggravato in concorso, Gino Velardi, pregiudicato termitano di 34 anni, e P.V., nullafacente incensurato trentanovenne di Carini.
Intorno le 3 di notte, giunti all’altezza del Km 225+200, notavano parcheggiata lungo il ciglio della strada statale che costeggia la linea ferroviaria Palermo-Messina, un’autovettura.

Insospettiti dalla presenza dell’auto in quella zona, si sono appostati a distanza e dopo pochi minuti di attesa hanno visto i due giovani che nel buio della notte risalivano da una scala in ferro che consente di raggiungere la sottostante linea ferroviaria e caricare nel baule dell’autovettura in sosta 4 matasse di cavi in rame. I militari hanno quindi bloccato i giovani, e hanno recuperato altre 3 matasse di cavi in rame per un peso complessivo di circa 250 chili. I cavi sono stati recisi mediante l’utilizzo di alcuni seghetti ed erano stati sottratti dall’impianto di segnalazione collocato lungo i binari della ferrovia.
Quello dei furti di rame è un fenomeno criminale che sta assumendo dimensioni sempre più rilevanti anche a livello nazionale. Si tratta di un illecito business dai proventi d’oro che vede ladri depredare ovunque con disagi pesantissimi per migliaia di cittadini che rimangono al buio ma anche notevoli danni economici per le aziende che subiscono i furti per via del costo elevato del ripristino dei vari impianti elettrici. Fortunatamente l’interruzione dell’energia elettrica all’impianto di segnalazione della linea ferroviaria Palermo-Messina non ha comportato alcun incidente, né tantomeno un’interruzione del servizio pubblico.
P.V. è stato deferito in stato di libertà per aver sottratto l’autovettura che era stata sottoposta a sequestro il 21 agosto scorso per mancata copertura assicurativa mentre Gino Velardi per avere agevolato, per colpa, la sottrazione della citata autovettura, a lui affidata in custodia a seguito del sequestro.
Nel corso della mattinata gli arrestati sono stati sottoposti a giudizio con rito direttissimo presso il Tribunale di Termini Imerese, durante il quale gli arresti sono stati convalidati e l’udienza è stata rinviata al 26 settembre prossimo.