Si è concluso, dopo quattro ore di seduta, presso l’aula consiliare del comune di Campofelice di Roccella un Consiglio comunale acceso, con tratti polemici, chiuso con l’uscita dall’aula dei consiglieri di opposizione.
Filo conduttore di tutta la discussione in aula il continuo battibecco tra il presidente del Consiglio Emanuele Sceusi e il capogruppo di opposizione Francesco Palazzolo, sfociato proprio nell’uscita dall’aula del consigliere seguito dagli altri rappresentanti del gruppo Campofelice Libera.
Intenso il lavoro del Consiglio che si è trovato a deliberare, dopo i due rinvii nelle sedute precedenti, sulle tariffe e il regolamento Tares, sul rinnovo delle cariche per il Collegio dei Revisori dei Conti e su Controllo finanziario degli enti locali-rendiconto 2011 provvedimenti e misure correttive così come deliberato dalla Corte dei Conti.
Il clima si è fatto subito incandescente, ancor prima dell’inizio formale della seduta consiliare, come reazione a due comunicazioni preliminari da parte del sindaco Massimo Battaglia sulla consegna della VAS presso l’Assessorato all’ambiente ma sopratutto dopo le comunicazioni riguardanti il fallimento dell’Aps, società di gestione dell’acqua pubblica dichiarato dal Tribunale di Palermo il 29 ottobre scorso. Con una nota il Tribunale ha comunicato ai comuni di dover dare o meno la propria disponibilità a gestire direttamente il servizio idrico entro 5 giorni dalla ricezione della stessa. Il sindaco ha comunicato di aver scritto una lettera alle autorità competenti per dare l’indisponibilità da parte del comune di Campofelice di prendersi carico immediatamente del servizio idrico per valutare alcune questioni tecnico-amministrative.
Non si è fatta attendere la risposta del consigliere di opposizione Palazzolo che ha criticato la decisione, dichiarata affrettata, del sindaco: “Oggi abbiamo la possibilità di riottenere un servizio che era nostro” contestando il fatto che il comune possiede le professionalità per poter gestire da subito in proprio il servizio e dando la propria disponibilità perchè ci si adoperi affinché “non si perda questa occasione”.
Dopo le prime scintille, il presidente del Consiglio ha aperto ufficialmente la seduta del Consiglio con l’esame e l’approvazione del regolamento Tares con il primo scontro forte tra il presidente Sceusi e Palazzolo che difendeva il diritto di presentare immediatamente una mozione, secondo il suo parere pregiudiziale per la discussione del punto all’ordine del giorno. Cioè se non fosse il caso, seguendo una normativa nazionale, di utilizzare le tabelle TARSU dello scorso anno in via alternativa all’approvazione della nuova tassa. “Se abbiamo questa possibilità, perchè dobbiamo votare un tributo che va ad aumentare le tasse per i cittadini? Chiedo al Consiglio comunale se applicare la norma statale lasciando la Tarsu con le tabelle dello scorso anno o votare la Tares”. Il presidente del Consiglio ha voluto spiegare come avrebbe dato la parola al consigliere di opposizione ma che la sua proposta non poteva essere accettata in quanto non conforme al regolamento nei tempi e nei modi di presentazione della stessa.
Al consigliere Palazzolo ha risposto il responsabile dell’area economica del comune il rag. Guzzio che ha precisato come le tariffe per quest’anno non sarebbero potute essere uguali a quelle dello scorso anno per l’incremento di alcune addizionali ma soprattutto perchè la legge prevede la copertura al 100% del servizio. Fino ad oggi il comune infatti aveva riscosso il tributo ricoprendo solo l’82% del costo del servizio facendo fronte alla restante parte dalla fiscalità generale, cosa che oggi non sarebbe più possibile. Il capogruppo della maggioranza Martoro ha voluto precisare che “non voglio passi messaggio che noi siamo quelli che vogliono aumentare le tasse”. Dopo la prima serie di colpi e contraccolpi tra Sceusi e Palazzolo entrambi richiamandosi a l regolamento e alla prassi, si è passato alla presentazione e alla votazione dei 12 emendamenti da parte di maggioranza e opposizione. I 4 emendamenti della maggioranza, passati con il voto di tutti e 10 i consiglieri di maggioranza e l’astensione di quelli di opposizione, prevedevano, tra le altre cose, l’abbattimento dei costi del 30% per le fasce più disagiate e del 50% su alcune categorie commerciali, la proroga della scadenza della quarta rata a conguaglio a febbraio del prossimo anno e la riduzione delle tariffe fino a un massimo di 300 € per chi adotta un cane in canile, misura che farebbe risparmiare sul bilancio comunale visto il comune “paga circa 2.000 € all’anno per ognuno dei 20 cani a suo carico, per una spesa complessiva di 40.000 €”. Più travagliato il percorso degli 8 emendamenti dell’opposizione, due dei quali passati con il solo voto della maggioranza e l’astensione dell’opposizione che li proponeva. Anche in questo caso si trattava di emendamenti volti a garantire esenzioni e riduzioni per le fasce sociali più deboli e rimborsi per le attività commerciali in caso di cantieri per la costruzione di opere pubbliche per una durata superiore ai sei mesi.
Il consigliere di maggioranza Cimò ha voluto spiegare come abbiano “dovuto fare una scelta sugli emendamenti dell’opposizione trovandosi costretti a respingerli tutti tranne due (uno dei quali riformulato dal presidente del consiglio) in virtù del limite previsto dalla legge per le agevolazioni”. La proposta dell’opposizione invece, per voce del consigliere Ingrao, era quella di approvare tutte le proposte e spalmare le risorse su tutti gli emendamenti. Proposta non accettata dalla maggioranza.
Dopo la lunga e accesa discussione sulla Tares, si è passati all’elezione del collegio dei revisori dei conti per il quale è stata votata all’unanimità l’immediata esecutività. Eletti con 5 voti ciascuno Salvatore Glorioso, Rosalia Stadarelli e Antonio Crivello che, con 10 voti su 15, è stato scelto per ricoprire la carica di presidente dell’organo contabile del comune.
La seduta sembrava aver ripreso i toni miti della discussione normale quando è iniziato il dibattito sull’ultimo punto previsto dall’ordine del giorno, cioè il controllo finanziario degli enti locali-rendiconto 2011 provvedimenti e misure correttive così come deliberato dalla Corte dei Conti.
Il presidente Sceusi ha spiegato come con lettera protocollata il 19 settembre scorso la Corte dei Conti chiedeva il passaggio in Consiglio entro 60 giorni dal ricevimento della comunicazione, “per prendere atto e apportare le opportune correzioni, se necessarie, al rendiconto 2011”. Subito il consigliere Palazzolo ha espresso le sue doglianze e il suo “fastidio” per il fatto che il comune dia una risposta alla Corte senza che lui, in qualità di capogruppo di opposizione e all’epoca dei fatti presidente del consiglio, ne sapesse nulla e chiedendo delucidazioni su quali sono le contestazioni che la Corte dei Conti avanza. “Avremmo voluto questa convocazione al primo atto della Corte dei Conti e non al terzo quando questo consiglio è costretto a deliberare al limite dei sessanta giorni disponibili”. Il presidente Sceusi si è difeso dichiarando che “mi si può contestare che solo oggi il Coniglio è chiamato a votare, ma i due mesi sono serviti a redigere la documentazione utile, per il resto no”. Il ragioniere Guzzio, su richiesta del capogruppo di opposizione ha dato lettura della risposta data al primo atto della Corte e della proposta di deliberazione. Proprio durante il dibattito con il ragioniere, con il quale c’erano state le prime scintille durante la discussione sulla Tares, il consigliere Palazzolo dicendosi molto preoccupato che la proposta avanzata per far venire meno le contestazioni della Corte non fossero sufficienti, polemizzando sul fatto che già nell’agosto 2012 si era a conoscenza del problema ma non era stato messo al corrente il consiglio, pretendendo il diritto di replica su quanto spiegato da Guzzio, ha discusso in maniera accesa con il Presidente e ha abbandonato l’aula in segno di protesta seguito dagli altri quattro consiglieri di opposizione presenti. In un’aula ormai semivuota, i consiglieri di maggioranza, dopo intervento di Sceusi in difesa del rispetto del regolamento, hanno allora approvato all’unanimità la proposta di delibera e la sua immediata esecutività.
Dopo poco più di quattro ore di acceso dibattito la seduta è stata dichiarata chiusa.