I Carabinieri della Stazione di Termini Imerese hanno arrestato, con l’accusa di estorsione, C. D., disoccupato termitano 38enne, lo scorso sabato pomeriggio.
L’uomo era stato sorpreso dai militari all’interno della propria abitazione di Termini Imerese immediatamente dopo essersi fatto consegnare, da un concittadino, un assegno dell’importo di 300 €, come corrispettivo per ottenere la restituzione di un PC portatile, minacciandolo.
Il pc era stato rubato alla vittima il giorno precedente durante un furto all’interno della propria abitazione ad opera di ignoti.
Nel pomeriggio di sabato, la vittima si è recata alla stazione dei Carabinieri per denunciare il furto e raccontare di essere stato contattato telefonicamente da uno sconosciuto che gli comunicava di essere venuto in possesso del pc e che glielo avrebbe restituito dietro il pagamento di 300 €. La vittima aveva anche raccontato ai Carabinieri la sua intenzione di pagare con assegno postdatato e che lo scambio sarebbe avvenuto sabato pomeriggio presso l’abitazione dello sconosciuto.
I militari hanno allora deciso di appostarsi per identificare l’autore dell’estorsione bloccandolo in flagranza del reato. Gli uomini dell’Arma hanno prima pedinato a distanza la vittima e giunti presso l’abitazione del presunto estorsore, all’interno della quale sarebbe dovuto avvenire lo scambio, si sono appostati dietro la porta d’ingresso in modo da riuscire a seguire e annotare tutte le fasi della transazione che avvenivano all’interno e durante la quale lo sconosciuto minacciava la vittima di denunciarlo qualora, a seguito della consegna dell’assegno, avesse provveduto a bloccarne il pagamento.
Terminato lo scambio, la vittima ha aperto la porta per lasciare l’abitazione e immediatamente i militari sono entrati all’interno dell’appartamento, sorprendendo C.D., mentre reggeva in mano l’assegno, immediatamente recuperato e restituito al proprietario del pc.
Il giudice nel corso dell’udienza di ieri ha convalidato l’arresto disponendo l’obbligo di dimore nel comune di Termini rinviando il processo al 16 dicembre.