Come è stato sottolineato da tanti Termini Imerese è divenuta la pattumiera di Palermo. Per gentile concessione del governo regionale, la città è divenuta “beneficiaria” del percolato prodotto dalla discarica di Bellolampo a Palermo. Il terribile liquido prodotto dai rifiuti, infatti, è stato destinato a due aziende del nostro agglomerato industriale per essere smaltito. Tutto ciò all’insaputa o con l’assenso tacito dell’Amministrazione comunale cittadina.
“Se è questo il modo di creare posti di lavoro – sottolinea il Consigliere comunale Francesco Giunta – abbiamo di che preoccuparci”. Come viene sottolineato da esponenti politici e di associazioni ammesso che lo smaltimento avvenga nell’assoluto rispetto della normativa quali garanzie ha la cittadinanza ed il territorio che le autobotti che trasportano il veleno siano perfettamente sigillate e che non rischino di sversarne una parte lungo la strada? Chi garantisce che gli automezzi non passino dal centro abitato bensì utilizzino lo svincolo autostradale dell’agglomerato industriale? “In questa città – ha sottolineato il Movimento politico Vivere Termini – da quando c’è l’amministrazione Burrafato può accadere di tutto, anche quello di essere diventati la pattumiera della Sicilia, tanto è l’approssimazione e la scarsa rappresentatività di coloro che sono stati chiamati a rappresentare la città”. Giovedì 5 dicembre alle ore 16, nella sede della CGIL in via Piersanti Mattarella, è previsto un incontro tra esponenti di partito e di associazioni per costituire un Comitato di protesta.