Al Forum organizzato dalla nostra Rivista hanno preso parte cinque esponenti di partiti e associazioni. Da Giuseppe Di Lisi, consigliere comunale di Termini splendidissima, a Ignazio Vivirito, del Pdl – Forza Italia, da Biagio Capitti, dell’associazione Termini…la rinascita, a Fabio Lo Bono, Movimento civico, a Francesco Giunta, consigliere comunale di SemplicementeTermini. Si è parlato dei problemi della città e del suo futuro
di Ciro Cardinale
Orgoglio e pregiudizio. Così si può sintetizzare l’incontro promosso da Espero e che si è tenuto martedì 14 ottobre al Country Cafè al Belvedere di Termini Imerese con alcuni esponenti del centrodestra termitano, riuniti attorno ad un tavolo per discutere di idee e strategie per le prossime elezioni comunali (il video del dibattito è su www.esperonews.it). Orgoglio di essere termitani, pregiudizio per formule ed alchimie alternative al centrodestra, per un’idea nuova di rilancio della città. Ne hanno discusso con Espero Biagio Capitti, dell’associazione Termini…la rinascita, Giuseppe Di Lisi, consigliere comunale Termini splendidissima, Francesco Giunta, consigliere comunale SemplicementeTermini, Fabio Lo Bono, già Fli, oggi Movimento civico e Ignazio Vivirito, Pdl-Forza Italia.
Il centrodestra si prepara alle elezioni amministrative della primavera 2014 provando a rompere lo schieramento opposto ed evitando che possa bissare il successo di cinque anni fa. Nessuno degli intervenuti al dibattito si è sbilanciato più di tanto facendo nomi certi per la poltrona di primo cittadino; nessuno ha sciorinato programmi particolareggiati per il governo della città; nessuno ha tirato fuori dal cappello chissà quali alchimie, restando abbastanza abbottonati. Tutti però hanno concordato nel giudicare fallimentare l’esperienza amministrativa della giunta Burrafato. La prima domanda di Espero ha riguardato infatti proprio un bilancio di questi (quasi) cinque anni di amministrazione. Ed il complessivo giudizio negativo su di essa la dice lunga sui rapporti di forza che esistono oggi tra le forze politiche locali, sopratutto perché il pollice verso proviene anche da chi all’inizio aveva sostenuto Burrafato ed oggi è lì pronto a fargli le pulci. Non dobbiamo dimenticare infatti che il “progetto Burrafato” è nato da una operazione trasversale tra centrodestra e centrosinistra, il cui garante è stato Gianfranco Micciché, presente in giunta per i primi mesi di vita della sindacatura Burrafato. Ed allora quale giudizio dare a questa amministrazione?
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