I Carabinieri della Compagnia di Cefalù hanno arrestato il 47enne campofelicese G.N. in flagranza di reato mentre rubava matasse di fili di rame dall’ex macello comunale di Cefalù.
Venerdì scorso intorno le 9 del mattino la pattuglia dei carabinieri di Lascari insieme ad una pattuglia di Cefalù durante un servizio di controllo hanno notato la presenza di un’autovettura nei pressi dell’ex macello in Contrada Torretonda.
Gli uomini dell’Arma si sono dunque avvicinati al mezzo con il motore caldo e coni sedili posteriori reclinati, pronta per essere caricata della refurtiva.
Insospettiti, notando che una finestra del locale era stata forzata e aperta e una sedia era stata posizionata sotto di essa probabilmente per agevolare l’accesso nella struttura abbandonata, i militari decidono di entrare nella struttura che già in passato era stata oggetto di furti di rame e danneggiamenti.
All’interno i carabinieri hanno sorpreso G.N. mentre estraeva cavi di rame dagli impianti elettrici e una parte della refurtiva già pronta per essere caricata sull’automobile raccolta e deposta su una scrivania. I carabinieri hanno fermato l’uomo e sequestrato l’intera refurtiva, circa 20 kg di rame, e gli attrezzi utilizzati per lo scasso
L’intera refurtiva recuperata risultata pari a 20 kg circa, è stata sottoposta a sequestro unitamente ai materiali utilizzati allo scasso.
Giudicato con il rito direttissimo, l’uomo è stato condannato a 7 mesi di reclusione e al pagamento di una sanzione di 120 €, pena sospesa, e a svolgere per 30 giorni lavori socialmente utili per il comune di Campofelice di Roccella.