Il Centro di Solidarietà e Cultura “Il Segno”, in collaborazione con l’AIDP di Termini Imerese, presenta “Insieme al Traguardo. L’avventura umana tra regole del gioco e superamento del limite”, una carrellata di filmati di eventi sportivi dove l’esito agonistico è una finestra sulla realtà sociale che fa da scenario all’evento sportivo e in qualche modo lo determina influenzandolo in modo decisivo. Allo stesso tempo evidenzia il sistema di relazioni personali che sta alla base di ogni successo sportivo e che riafferma la natura non individualistica dell’uomo.
L’incontro si terrà martedì 4 febbraio alle 18.00, presso l’Auditorium del liceo scientifico Nicolò Palmeri di Termini Imerese. La videostoria è realizzata e sarà presentata da Nando Sanvito (nella foto), noto giornalista che dal 1988 lavora nella redazione sportiva delle Reti televisive Mediaset, dove si occupa soprattutto di calcio in programmi quali “Studio Sport” e negli eventi proposti dal canale Premium calcio.
Negli ultimi anni Sanvito si sta dedicando a un lavoro educativo in scuole, università, polisportive, oratori, centri culturali, aziende, occupandosi soprattutto di ragazzi “feriti dalla vita e finiti ai margini” e lo fa proponendo storie di atleti che hanno avuto successo nello sport proprio grazie al loro limite, un limite non da censurare, ma da utilizzare come risorsa. Dice Sanvito: “Ho raccolto storie dove emerge che nella vita il destino non ci dà solo le regole del gioco, ma soprattutto dà la compagnia per arrivare fino al traguardo”. Le videostorie di Sanvito hanno la forza di un linguaggio elementare, quello delle immagini, unito alla grandiosità e al contempo alla drammaticità delle vicende umane, le quali – una volta lette nelle loro pieghe profonde – insegnano la bellezza dell’avventura del vivere. Alcuni filmati che verranno proiettati sono datati oltre un secolo fa e hanno perciò anche un valore documentaristico non indifferente. Fra le tante storie che verranno proposte anche l’avventura umana di Enzo Ferrari.
L’incontro vuole essere la testimonianza che la vita di ciascun uomo, il destino di una comunità o dell’intera società potrà trovare il suo sviluppo solo se in essi irrompe la forza della condivisione dei bisogni, dell’amore per il destino dell’altro, o come sarebbe più giusto dire la forza della carità, che è qualcosa di più di una generica solidarietà o di un semplice trasferimento di beni da una persona a un’altra, ma atti in cui, mossi dal desiderio di bene contenuto nel cuore, viene sacrificato qualcosa di sé per rendere migliore la vita di altri uomini.