La vertenza Fiat arriva nelle parrocchie. Con una lettera ai fedeli, i parroci chiamano a raccolta la comunità per lo sciopero generale in programma giovedì e invitano i cittadini alla mobilitazione a difesa degli operai dell’ex stabilimento Fiat e dell’indotto. Nella lettera si legge “avendo ascoltato i bisogni di donne e uomini delle nostre comunità, che ormai giunti allo stremo, danno segni evidenti e inquietanti di sofferenza, la quale in questi ultimi giorni è diventata sempre più ingovernabile, vi chiediamo di partecipare e di far partecipare le persone che incontrerete – affermano i parroci con nel loro appello – certi che il Signore non delude le speranze del popolo che lo invoca con fiducia”.
L’incontro di Roma, infatti, “potrebbe essere decisivo per la risoluzione della vicenda Fiat, madre del progressivo dissesto economico della nostra zona: ormai si è alla vigilia del licenziamento dei 1200 operai. La crisi che attanaglia il nostro comprensorio è diventata sempre più grave noi cristiani, siamo chiamati ad agire, ad operare per il bene nostro e dei nostri figli – scrivono ancora-. E’ in gioco il futuro dei nostri paesi, delle nostre famiglie. Non possiamo e non dobbiamo rimanere immobili, senza lavoro non c’è futuro”.
Il corteo, promosso dai sindacati Fiom, Fim e Uilm, è in programma per giorno 13 e attraverserà l’intero Comune, coinvolgendo i paesi del comprensorio e vedrà la partecipazione di artigiani, commercianti, imprenditori, l’amministrazione comunale e le scuole. Il giorno dopo è previsto l’incontro al ministero dello Sviluppo economico con l’obiettivo soprattutto di fare chiarezza sulle ipotesi di rilancio industriale.