“Salviamo il Mandralisca”. Il sindaco di Cefalù (Palermo), Rosario Lapunzina, ha lanciato un nuovo appello per evitare la chiusura del museo che ospita, tra l’altro, il celebre “Ritratto di ignoto” di Antonello da Messina. La fondazione, che gestisce il museo e la biblioteca con molte “cinquecentine”, non ha più risorse liquide. A causa dei tagli ai contributi regionali ha chiuso il bilancio 2013 con un disavanzo di 103 mila euro che si aggiungono al deficit di 350 mila euro delle gestioni passate.
Con l’abolizione della cosiddetta “tabella H” del bilancio regionale, destinata al finanziamento delle istituzioni culturali, al Mandralisca di Cefalù sono stati assegnati 99 mila e 500 euro. “È una cifra che non può neppure coprire le spese di gestione del museo”, ha sottolineato il sindaco. La struttura resta aperta solo perché i dipendenti, da dieci mesi senza stipendio, continuano a lavorare gratis e ad assicurare i servizi necessari.
Dopo avere richiamato l’importanza del museo, dove sono custodite importanti opere d’arte, una collezione malacologica unica al mondo e una rara collezione numismatica e archeologica, il sindaco Lapunzina ha rivolto un appello alla Regione perché il Mandralisca, come altre istituzioni culturale siciliane, “sia liberato dall’affannosa ricerca di fondi necessari per pagare almeno i dipendenti”. Il Comune ha deliberato un contributo di 30 mila euro l’anno per la custodia di una collezione d’arte proveniente dalla famiglia Cirrincione. “Ma si tratta – ha aggiunto il sindaco – di piccole risorse. Senza interventi immediati il museo chiuderà. E questo è l’ultimo appello”.