Stamani il Nucleo Investigativo dei Carabinieri e la Squadra Mobile di Palermo Sezione V, hanno tratto in arresto Dionisio Mineo, 23enne palermitano, volto noto alle forze dell’ordine per i suoi precedenti specifici, accusato di rapina aggravata in concorso in danno di un istituto di credito della provincia.
I fatti risalgono al 13 febbraio dello scorso anno quando, alle 15 circa, tre soggetti, uno dei quali travisato, accedevano all’interno dell’agenzia del Banco di Sicilia di Altavilla Milicia, con il chiaro intento di perpetrare una rapina.
Due dei malfattori scavalcavano il bancone, spingendo da parte un cliente intento ad effettuare un’operazione e spostando con violenza l’impiegato dell’unica cassa, frugando nei cassetti aperti ed intimandogli di aprire quelli chiusi a chiave.
Il terzo rapinatore rimaneva all’interno del salone di cassa, con il compito di gestire eventuali reazioni dei clienti, fra i quali una giovane coppia con una bambina di quattro anni, tranquillizzandoli sul fatto che, se non avessero opposto resistenza, non gli sarebbe stato fatto del male.
Quest’ultimo, sfruttando la sua esperienza criminale, individuava fra gli impiegati il direttore e, dopo averlo afferrato per un braccio, gli intimava di aprire la cassaforte.
Una volta appurato che la cassaforte non poteva essere aperta in quanto temporizzata, i tre malfattori si impossessavano dei contanti custoditi nei cassetti (circa 2.000 dollari americani e pochi euro) e si dileguavano velocemente, facendo perdere le loro tracce.
Le indagini, svolte nell’immediatezza dei fatti dai Carabinieri della Stazione di Altavilla Milicia, consentivano di acquisire le descrizioni dei rapinatori e permettevano di ricostruire la dinamica dell’evento. La successiva e più approfondita comparazione degli elementi raccolti nel corso delle prime indagini, hanno consentito agli investigatori della squadra antirapina dei Carabinieri e della Squadra Mobile, di identificare Mineo, nel rapinatore che si era occupato di tenere a bada la clientela e che poi aveva minacciato il direttore. L’identificazione è stata possibile grazie al confronto della descrizione fornita dalle vittime con le foto segnaletiche di pregiudicati in possesso agli investigatori ed anche dal confronto del modus operandi del giovane, simile ad altre rapine da lui commesse.
L’Autorità Giudiziaria tenendo conto della spiccata pericolosità sociale di Mineo, nonostante la sua giovane età, disponeva la misura cautelare in carcere.
L’arrestato è stato condotto all’Ucciardone.
Le indagini dei Carabinieri del Nucleo Investigativo e della Squadra Mobile di Palermo continuano per identificare gli altri due giovani complici della rapina.