Corso di Archeologia. Si parla dei Siculi e della Protostoria della Sicilia orientale

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Si terrà sabato 1 marzo 2014 alle ore 16,30 il Corso di Archeologia Protostorica organizzato dall’Associazione SiciliAntica in collaborazione con il Parco Archeologico di Himera e con il Museo Archeologico “A. Salinas” di Palermo. Dopo la presentazione di Alfonso Lo Cascio, della Presidenza Regionale di SiciliAntica, si terrà la terza lezione dal titolo: “I Siculi e la Protostoria della Sicilia orientale”. La relazione sarà tenuta da Massimo Cultraro, Archeologo e ricercatore del Centro Nazionale delle Ricerche.

L’incontro si terrà presso l’auditorium del Liceo scientifico “N. Palmeri” a Termini Imerese. La domenica successiva 9 marzo, è prevista la visita guidata al Museo archeologico di Siracusa e all’area archeologica di Pantalica.

Il Corso prevede sette lezioni che affrontano la protostoria siciliana con i Siculi, Sicani e e Elimi, e spaziano dalla tarda Età del Bronzo alle popolazioni indigene della Sicilia, dai santuari indigeni alla religiosità dei sicani. Inoltre previste visite guidate al Museo Paolo Orsi di Siracusa e all’area archeologica di Pantalica e ai Musei archeologici di Caltanissetta e di Marianopoli. Alla fine del Corso verrà rilasciato un attestato di partecipazione Per informazioni: SiciliAntica, Via Ospedale Civico, 32 – Termini Imerese Tel. 091 8112571 – 346 8241076 E-mail: [email protected].

Dei Siculi sappiamo che si stanziarono nella parte orientale dell’isola, ma ci sono pareri discordanti sulla data del loro arrivo e sulla loro provenienza. Secondo Dionigi di Alicarnasso, riportando il parere di Ellanico di Mitilene, giunsero in Sicilia sul finire del XIII sec. a.C. e spinsero i Sicani nella parte occidentale dell’isola, ma secondo Diodoro si  trattò di una fuga per le frequenti eruzioni dell’Etna. Tucidide sostiene invece che provenivano dal Lazio e passarono in Sicilia nel 1035 a.C. perché cacciati dagli Opici, ma recenti scoperte archeologiche ci suggeriscono che la sola popolazione di origine italica trasferitasi nell’ isola fu quella degli Ausoni i quali, secondo Diodoro, intorno al 1250 a.C. si stanziarono prima nelle isole Eolie e poi a Mylai.

Massimo Cultraro è archeologo, primo ricercatore (senior researcher) presso l’Istituto per i Beni Archeologici e Monumentali del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) di Catania. Dopo aver conseguito la laurea in Lettere Classiche presso l’Università di Catania, si è specializzato in archeologia preistorica dell’Egeo presso la Scuola Archeologica Italia di Atene. Dottore di ricerca presso l’Università di Pisa, si è perfezionato in Preistoria Egea presso la Scuola di Atene, dove ha vissuto fino al 1999 collaborando ad attività di scavo e ricerche con istituzioni greche e internazionali. Professore a contratto presso le Università di Perugia e di Cagliari, dal 2003 insegna Civiltà Egee presso l’Università di Palermo. È componente del collegio di dottorato in Territorio e Cultura presso l’Università di Tor Vergata a Roma. Ha operato in numerose missioni di scavo in Grecia, nell’isola di Creta (Festòs e Haghia Triada) e a Lemnos, dove dal 1992 è responsabile scientifico delle esplorazioni nella collina settentrionale dell’abitato preistorico. Attualmente ha un progetto di studio sul collezionismo di materiali preistorici dalla Sicilia dispersi, nel corso dell’Ottocento, in varie località europee.  Dal 2010 è componente della commissione ministeriale L. 6/2000 del MIUR per la diffusione della cultura scientifica e tecnologica italiana. Autore di un oltre centinaio di lavori su riviste scientifiche nazionali e internazionali, ha scritto due saggi su argomenti legati alla preistoria egea e, di prossima uscita, è il volume su Troia e le sue guerre.