Grido d’allarme dal sindaco per il lavoratori LSU impegnati nei comuni

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La spesa per i lavoratori LSU che lavorano nei Comuni grava sulle municipalità per il 10% e per il restante 90% a carico della Regione Siciliana. In questi giorni le amministrazioni comunali hanno appreso che la Regione Sicilia ha operato un taglio del 6,23% sugli stanziamenti del 2013. Somme che i Comuni non riceveranno con la conseguenza che dovranno aumentare il contributo da impegnare per i lavoratori della percentuale che la regione non verserà. In pratica, l’aliquota percentuale passerà dal 10% al 16,23% che con l’aggiunta dei trattamenti accessori salirebbe al 20%. Risorse che i piccoli comuni come Castellana Sicula non hanno e che determinano uno scenario veramente difficile per non dire drammatico.

Oggi si sa che la Regione entro la fine di marzo dovrà erogare ai comuni, con notevole ritardo, gli ultimi 5 mesi del 2013 decurtati della percentuale di cui sopra mentre dello stanziamento relativo al 2014 non si hanno certezze. “Uno scenario incerto e confuso – afferma Pino Di Martino – che (altro che autonomia!) produce conseguenze sociali molto preoccupanti. Per i Comuni e per i cittadini continua a piovere sul bagnato. E ci sono tutti i presupposti per un cortocircuito sociale e istituzionale. Su questi e altri temi cercheremo il confronto con l’Anci Sicilia nell’incontro che abbiamo richiesto al Presidente Orlando e che si terrà a breve sulle Madonie. Crocetta, che è stato sindaco di Gela , dia prova concreta di capire le preoccupazioni dei sindaci ed intervenga 
con decisione e determinazione per evitare il peggio”.