In consiglio comunale si discute di Consorzio Legalità e Sviluppo e Cefalù20

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Dopo alcuni mesi di silenzio torna a riunirsi il consiglio comunale in convocazione straordinaria per discutere la partecipazione al Consorzio Sviluppo e Legalità e la drammatica situazione che coinvolge i lavoratori della Cefalù20 e i lavori per il raddoppio ferroviario.
Spiegate e verificate le ragioni di straordinarietà e urgenza della seduta dovuta al fatto che i comuni, su richiesta della prefettura, hanno accelerato l’approvazione dello statuto del consorzio madonita che verrà ratificato lunedì a Polizzi Generosa, scelta simbolica visto che il comune è stato sciolto per infiltrazioni mafiose e oggi guidato da un commissario prefettizio, alla presenza dei sindaci e della presidente della commissione parlamentare antimafia Rosy Bindi, si è passati alla trattazione dei contenuti dello statuto.

E’ intervenuto dapprima il sindaco che ha voluto fare una breve cronistoria del progetto del consorzio. “L’idea nasce alcuni anni fa da parte di alcuni sindaci madoniti dopo alcuni episodi di intimidazioni subiti da amministratori del comprensorio come quelli subiti dal consigliere comunale di Polizzi Vincenzo Liarda”. Ha spiegato come si sia perso molto tempo nella organizzazione dello stesso. “L’iter ha subito un acceleramento grazie alla volontà del Prefetto di portare a compimento il progetto, prefetto mi ha chiesto personalmente che Campofelice partecipasse e io ho fatto solenne promessa che avrei fatto di tutto perchè aderisse per cui auspico che la votazione favorevole sia espressa all’unanimità”.

Dopo il sindaco è intervenuto il consigliere di minoranza Palazzolo che da subito si pone in maniera critica soprattutto sul metodo, sottolineando come “dalle parole del sindaco di evince che il comune di Campofelice di Roccella da mesi era a conoscenza dell’istituzione del consorzio ma l’opposizione e i consiglieri ne sono venuti a conoscenza solo all’atto della convocazione del consiglio”. “Non c’è dubbio che Campofelice debba partecipare per diversi motivo uno tra questi perchè assegnatari di beni mafiosi e siamo in un contesto in cui per fortuna non a Campofelice ma i tentacoli mafiosi si sono allargati in alcuni comuni vicini a noi” ha continuato. Ma ha poi posto delle osservazioni sul testo dello Statuto che a vedere della minoranza (dubbi confermati anche dall’amministrazione) devono essere rivisti: sul personale e le modalità di assunzione, sui costi che graverebbero sulle singole realtà amministrative. Di questo statuto e della sua importanza ne ho
avuto conoscenza perchè solo oggi ho potuto vedere la convocazione e lo statuto. Ha tenuto nuovamente a sottolineare la necessità di un maggiore coinvolgimento delle opposizioni “Non c’è dubbio che quando il comune di Campofelice deve partecipare a cose così importanti non deve portare al voto testi scritti da altri ma deve valutare, controllare e proporre. Vista l’importanza è un vostro dovere un maggiore coinvolgimento delle opposizioni. In maniera chiara e ufficiale diciamo stasera che noi siamo coloro che vogliono partecipare alla vita di Campofelice per esprimere le nostre opinioni e garantire la partecipazione di chi ci ha votato e che rappresentiamo”.
Il presidente del Consiglio Sceusi ha allora precisato che è giunta una nota del prefetto che chiede di approvare lo statuto del consorzio che dovrà subire le dovute modifiche garantendo che gli enti locali non avranno aggravi economici.
Prendendo la parola il consigliere di minoranza Ingrao ha dapprima ricordato i casi di intimidazione subiti dal sindaco Longo e dal sindaco Vasta e la reazione coesa della cittadinanza tutta ha detto di trovarsi d’accordo sull’approvazione dello statuto per il suo significato e non per quello che possa realmente portare per il comune. Lamenta infine il fatto che “si arrivi al consiglio comunale straordinario perchè in vista della data importante del 10 marzo, in occasione del quale sarà fatta una passerella politica di cui tutti parleranno, sembra sia venuta la fretta di entrare nel consorzio senza approfondire bene il testo dello statuto. Noi così andremo a una votazione ad occhi chiusi senza avere le idee chiare su ciò che voteremo” chiedendo se fosse
possibile una adesione successiva.
Il Presidente Sceusi è intervenuto dunque per spiegare cosa significherebbe una adesione “postuma” e proponendo, così come il vicesindaco Di Sanzo, di inserire un comma aggiuntivo alla proposta di delibera che chiede che non vengano modificati gli oneri a carico dell’ente e raccogliere in un documento in cui raccogliere tutte le perplessità avanzate durante la discussione del consiglio. “È importante aderire oggi -ha affermato Sceusi- e chiedere le modifiche allo statuto domani ma come socio fondatore”.
L’adesione al consorzio è stata votata all’unanimità dei presenti così come la sua immediata esecutività.
Si passa a trattare la questione raddoppio ferroviario. Viene presentato dal presidente Sceusi la situazione dell’opera e dei lavoratori. “Il cantiere ha creato disagi per la popolazione residente ma anche di danni per il territorio e oltre ai danni temiamo la beffa. Il timore è che le opere collaterali non vengano portate a termine, cioè la messa in sicurezza del nostro territorio.
Ricordiamo anche il trattamento subito dalle nostre maestranze locali”. Il presidente con l’aiuto del vicesindaco spiegano che attualmente sono state avviate le procedure di mobilità per 34 operai e 12 dipendenti dopo i 140 di qualche mese fa che riduce quasi a zero il personale e che mette a rischio il completamento dell’opera ad oggi giunta al 52%. “Un appalto nato nel 1996, appaltato nel 2004 e con inizio lavori nel 2006 con un costo ad oggi di 328 milioni di euro – ha spiegato Di Sanzo che ha lavorato all’interno della Cefalù20-. “Si può aprire un’altra finestra per gli ammortizzatori sociali solo se l’opera raggiunge il 70% di completamento dei lavori. Occorre fare movimentazione ai piani alti politici ed Rfi”.
i propone dunque di deliberare che si portino avanti tutte le azioni indispensabili per una celere soluzione al contrasto e al rimbalzo di responsabilità tra Rfi e Cefalù20, perchè vengano stabiliti tempi certi per le varie tappe dei lavori, perchè vengano ritirate le lettere di licenziamento e di dare mandato ai sindaci perchè sollecitino soluzioni politiche e perchè attivino azioni legali da per danni esistenziali, d’immagine e del territorio.
Il consigliere Taravella ha speigato che oltre la problematica occupazionale ci sia quella del rischio idrogeologico del territorio ricordando come più volte il comune di Campofelice ha chiesto una variante del progetto che preveda la costruzione di un cavalcavia al posto dei sottopassi previsti ma come “a inizio febbraio Rfi scriveva che visto che il progetto è ormai esecutivo deve essere il comune di Campofelice a farsi carico della modifica del progetto”. Il consigliere ha concluso sottolineando come sia “indispensabile un’azione a grande respiro sociale di tutto il comprensorio vista l’importanza dell’opera per tutto il territorio, una manifestazione cittadina con presidi permanenti”.
Il consiglio viene sospeso in maniera straordinaria per dare spazio all’intervento al sindacalista Fiullea Cgil Giuseppe Guarcello che si presenta più ottimista dei rappresentati del consiglio e dell’amministrazione. “Oggi la situazione è diversa dal 2011 quando ci furono i licenziamenti perchè all’annuncio di ulteriori licenziamenti l’intervento delle amministrazioni comunali è stato repentino – ha spiegato Guarcello. – I nuovi licenziamenti non avverranno finchè non arriveranno gli affidatari”. E conclude con un appello a tutte le amministrazioni locali “Sono qui stasera per chiedere aiuto per il rientro dei 172 perchè per il completamento dell’opera ci vorranno 330 persone. Non vorrei che questi che a dicembre non avranno più il sostegno degli ammortizzatori sociali questi restino fuori a guardare gli altri lavorare all’opera. Uno degli obiettivi raggiunti in prefettura è stato porre il limite temporale di giugno 2015 per la consegna dei lavori ed entro agosto 2014 con una proroga di 50 giorni per il tratto Campofelice-Lascari. Chiedo a questa amministrazione e a tutte le aministrazioni interessate di fare in modo di costringere Cefalù20 a riprendere i 172 perchè gli spazi ci sono tutti”.
Il sindaco ha spiegato tutte le azioni intraprese dall’amministrazione per una soluzione rapida del problema e come consegnando tutta la documentazione abbia chiesto all’on. Magda Culotta di avanzare un’interpellanza parlamentare e chiesto l’utilizzo delle economie che verrebbero dall’eliminazione di alcuni sottopassi previsti e dalla riduzione delle barriere frangi suono per il rifacimento della strada che costeggia la linea ferrata.
Conclusa la discussione sulla proposta di delibera il Consiglio si esprime favorevole all’unanimità sul punto e subito dopo la seduta viene chiusa.