Acqua Geraci contesta l’opposizione del Comune alla proroga della sua concessione

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L’Acqua Geraci contesta il comunicato che preannuncia l’’opposizione del Comune di Geraci Siculo alla proroga e al potenziamento della sua concessione di acqua minerale asserendo che pregiudicherebbero l’’approvvigionamento idrico e l’economia della città. “”Ancora una volta –- dice l’’amministratore Giuseppe Spallina –- il Comune si oppone ingiustamente alle attività dell’’Acqua Geraci con affermazioni dichiarate infondate dall’’Autorità Giudiziaria in una recente sentenza che ha accertato le gravi inadempienze dell’’Ente ai danni della nostra azienda e il diritto della stessa di chiederne il risarcimento”.

“Tale sentenza – ha continua Spallina –  ha inoltre confermato: che il Comune ha ostacolato ingiustamente tutte le nostre iniziative col dichiarato fine di costituire una società mista con altri privati e farle acquisire e utilizzare per fini imprenditoriali sorgenti di acqua minerale ricadenti nelle aree oggetto della concessione dell’Acqua Geraci e del prodromico permesso di ricerca”. Per Acqua Geraci è in corso da parte dell’amministrazione del comune madonita un boicottaggio “culminato nell’’illecita delibera della Giunta Municipale che ha intimato all’’Acqua Geraci di consegnare gratuitamente il proprio stabilimento al Comune e di cessare l’’attività”. “E’ quindi evidente –- prosegue Spallina –- che il Comune, da un canto, si è prodigato per far ottenere sorgenti a future società miste a prevalente capitale privato, dall’’altro, asserisce che la proroga e il potenziamento della nostra concessione non gli permetterebbero di dissetare Geraci e rovinerebbero la sua economia. Questa affermazione è priva di fondamento in quanto gli enti preposti hanno accertato, con sopralluoghi specifici, che la sorgente Calabrò assicura al Comune una portata media di acqua di 27 litri al secondo, mentre il Piano delle Acque Regionale assegna a Geraci Siculo un fabbisogno di 6,9 litri di acqua al secondo”. Nel comunicato l’amministratore di Acqua Geraci ricorda infine che altre società hanno chiesto il permesso di ricercare sorgenti di acqua minerale in terreni confinanti con quelli oggetto della concessione dell’’Acqua Geraci e conclude annunciando che la società provvederà a “tutte le azioni legali per ottenere la tutela dei diritti della nostra azienda e i risarcimenti che le sono dovuti da coloro che l’’hanno danneggiata””.