Il primo arresto in ordine temporale è stato eseguito nella tarda serata di martedì scorso, da una pattuglia di motociclisti del Nucleo Radiomobile nella zona “Palazzo Reale”. I militari impegnati in un servizio di controllo del territorio hanno infatti fermato in flagranza di reato Sebastiano Alagna, 50enne palermitano, sorpreso mentre cedeva una dose di eroina ad un 25enne segnalato come assuntore di sostanze stupefacenti.
La successiva perquisizione ha consentito il ritrovamento e il sequestro di 25 € provento dell’illecita attività.
Alagna è stato arrestato con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, sottoposto al giudizio con il rito direttissimo condannato alla misura dell’obbligo di dimora nel comune di Palermo e rimesso in libertà.
Il secondo arresto è stato eseguito ieri sera dai Carabinieri alle 22.00 circa quando i militari che stavano effettuando un servizio antidroga in zona Ballarò hanno notato un cittadino extracomunitario fermo con atteggiamento sospetto in via Casa Professa.
I militari, rimasti in osservazione per qualche minuto, hanno notavato giungere un giovane a bordo di una Toyota Yaris di colore grigio che si fermava nei pressi dell’extracomunitario. Dopo un breve scambio di parole, i due si allontanavano in direzione vicolo Lucrezia Brunaccini dove il pusher, Ibrahim Idi Bogibiri, nato ad Accra (Ghana) nel 1979 e residente a Caltanissetta, dopo essersi guardato intorno, consegnava al conducente un involucro di colore bianco.
I Carabinieri notato lo scambio sono intervenuti immediatamente fermando i due. Il conducente dell’autovettura, un 27enne palermitano consegnava spontaneamente l’involucro consegnatogli pochi istanti prima, risultato contenere 7 grammi circa di marijuana suddivisa in dosi e pertanto segnalato quale assuntore di sostanze stupefacenti.
La perquisizione di Idi Bogibiri ha permesso invece il ritrovamento e il sequestro di un involucro in plastica di colore bianco, contenente 7 grammi di marijuana, suddivisa in dosi e la somma in contanti di 15 € provento dell’attività illecita di spaccio.
Accompagnato in caserma e dichiarato in arresto con l’accusa di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti è stato sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari in attesa di giudizio.