Fiat. Dopo l’assemblea di ieri gli operai tornano in piazza

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Giornata di protesta per gli operai ex Fiat che stamattina sono scesi in piazza a protestare insieme ai metalmeccanici della Keller. Si sono radunati davanti alla prefettura a Palermo, per chiedere maggiori certezze sul loro futuro. Il traffico è stato bloccato a intermittenza.

I 1.200 lavoratori chiedono che il prefetto faccia da tramite per una rapida riapertura del tavolo al Ministero a cui chiedono una proroga degli ammortizzatori sociali per altri sei mesi, fino al 31 dicembre.

Senza questa proroga il prossimo mese Fiat potrebbe già far partire le lettere di licenziamento in vista della scadenza della Cassa integrazione a fine giugno.

“Chiediamo la riapertura urgente di un tavolo al Mise per queste due vertenze – ha detto Roberto Mastrosimone, segretario regionale della Fiom Cgil – per la Fiat ci aspettiamo che finalmente si riapra un tavolo e coinvolgiamo la prefettura perchè vogliamo un incontro immediato. Ci sono scadenze non prorogabili: dal 15 aprile la Fiat potrebbe avviare le procedure di licenziamento. Dobbiamo scongiurarlo e riaprire le ipotesi di rilancio industriale, soprattutto dopo le due proposte di cui si è parlato in questi giorni ma, per farlo, dobbiamo coinvolgere la Regione e soprattutto la Fiat”.

Mastrosimone fa riferimento alle notizie trapelate nelle scorse settimane dell’interessamento di alcune aziende per la produzione di auto elettriche nello stabilimento ex Fiat.

Anche i 190 operai della Keller, che sono in cassa integrazione in deroga dal 5 febbraio per soli tre mesi, senza un proroga, potrebbero essere licenziati.