Il vescovo di Cefalù, mons. Vincenzo Manzella, ha celebrato, in occasione della Pasqua, la santa messa all’ospedale San Raffaele Giglio.
“La sua visita – ha detto il commissario straordinario, Giuseppe Ferrara, accogliendolo – è il segno tangibile con cui la chiesa mostra chiaramente di essere sempre vicina e presente per i suoi fedeli. Soprattutto – ha evidenziato Ferrara – per i più deboli, accanto ai malati, a coloro che vivono in una particolare condizione di precarietà fisica e spesso anche psicologica e, nello stesso tempo, al fianco di coloro che lavorano al servizio della sofferenza umana, con grande impegno e autentica dedizione”.
La messa officiata, nella cappella dell’ospedale, ha raccolto la presenza del personale della Fondazione e dei pazienti.
“Sono grato – ha detto monsignor Manzella – di pregare con voi in questa realtà, in questo mondo della salute. Questa opportunità c’è data dalla settimana santa che ci prepara al giorno della resurrezione. Gli auguri della Pasqua, che vi rivolgo – ha detto – sono intrisi della voglia di cambiamento”. Quindi l’esortazione del vescovo “a non piangersi addosso, a fare ognuno la propria parte e a guardare avanti con gli occhi nuovi, con vita nuova, come quella che ci porta la Pasqua”.
Al termine, il vescovo si è intrattenuto con il management dell’ospedale e con il direttore generale Vittorio Virgilio.
Parole di ringraziamento sono state espresse da Virgilio per “la vicinanza costante della chiesa cefaludese all’ospedale, agli ammalati e chi vi lavora”. Il direttore generale ha anche anticipato a monsignor Manzella “l’intenzione di riprendere il progetto umanitario in favore del Burundi con il desiderio di poterlo condividere con la chiesa cefaludese”.
Il vescovo è stato accompagnato dal cappellano dell’ospedale mons. Sebastiano Scelsi. Presente alla funzione anche il direttore generale del Laboratorio di tecnologie oncologiche, Fabio Lunghi.