Sono le Madonie la prima tappa che Agrifeudi vuole sperimentare in Sicilia. Una prova generale
prima dell’approdo dei “rootisti” si snoderà tra Petralia Sottana, Gangi, Castelbuono e Cefalù dal 27
al 30 aprile.
«Una scelta territoriale precisa – ricorda la fondatrice di Agrifeudi, Letizia Sinisi –
perché in questo pezzo di Sicilia c’è tutto ciò che occorre per permettere ad un “rootista” di fare
esperienza diretta di quel che sono le declinazioni di Agrifeudi, pensate per bene vivere il proprio
“viaggio”: tradizione enogastronomica, folklore, natura, paesaggio, arte e cultura, benessere».
Si tratterà di una vera e propria rappresentazione itinerante in quattro atti, dove quel che vive
partecipa: a cominciare dallo stesso territorio la cui pienezza sarà goduta dal “rootista”, un turista
“differente”, un membro temporaneo della comunità ospitante. La vacanza sta al turista come la
pienezza sta al “rootista” è, infatti, l’essenza della filosofia Agrifeudi.
Il territorio non è più percepito nella sua staticità, ma visceralmente esplode nelle mani di chi lo
attraversa. E a scoprirlo saranno le stesse persone che lo vivono, in un connubio di emozioni che il
respiro di un’intera terra ancora trasmette. Quel che si vivrà sarà un’esperienza collettiva grazie alla
quale tutti coloro che saranno coinvolti, troveranno, alla fine della rappresentazione, qualcosa di
nuovo dentro sé.
Agrifeudi è una società di servizi per lo sviluppo territoriale e promuove un turismo esperienziale,
relazionale ed emozionale a partire dalla ricchezza espressa dal territorio prescelto, grazie alla
partecipazione di ciò che è l’humus dello stesso: eccellenze materiali e immateriali trasferite dagli
attori locali.
Dentro la pietra e l’acqua madonite, nell’intreccio di una cultura che danza fra le dita della sua
gente, nei quattro giorni le strutture ricettive selezionate, gli operatori locali dell’enogastronomia,
dell’artigianato, della tradizione artistica, sullo sfondo di un patrimonio architettonico ormai
prossimo ad entrare tra i siti Unesco, con riconoscimenti e tributi di unicità anche recenti (come nel
caso di Gangi), saranno tutti protagonisti, nella propria specificità, di un approdo nuovo:
rappresentare sé stessi per offrire un passato che è ancora un presente condiviso.
Tutta questa ricchezza umana, sarà coordinata e gestita all’interno di una vera e propria cornice
attraverso due calendari annuali di esperienze tematiche, integrate e stagionali, erogate dagli
operatori locali aperti tutto l’anno e prenotabili anche a distanza.