ESPERO IN EDICOLA. Indagini sul voto di scambio: un malcostume alquanto diffuso

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Due sono i consiglieri comunali neoeletti ad essere indagati per voto di scambio. La notizia non suscita nessuna sorpresa.
In città è un malcostume alquanto diffuso. Il termitano medio a cui comunichi di essere candidato e ti accingi a chieder il sostegno formula una subitanea domanda.

Ti chiede notizie sul programma? Vuol sapere cosa pensi di fare per cambiare la città? Ti chiede delle tue idee e della tua corrente ideologica? No.
La domanda che gli sorge spontanea e affiora incontrollata e incontrollabile sulle labbra, senza neanche passare al vaglio del pensiero logico e raziocinante é: “Cosa mi dai in cambio?” E stai pur certo che con la crisi imperante c’è sempre un familiare, un parente, un amico per cui chiedere qualcosa. Il cittadino
termitano medio non sa che la sua richiesta è già un reato, o semplicemente non gli importa. Si gioca a “futti cumpagnu”.

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