Nella metà del XVII secolo venne recuperata una statua triforme e collocata nella Chiesa Madre. Il vescovo di allora, ritenendo la presenza nella chiesa di quella scultura pagana una profanazione ordinò che fosse rimossa. Giurati e notabili del paese si riunirono per sottoscrivere una nota: grazie a questa “protesta” si hanno notizie della sua importanza
di Giuseppe Biundo
La protesta è un documento storico interessante per diversi aspetti, uno tra tutti è quello di far conoscere, attraverso una minuziosa descrizione, la non più esistente statua di Iside triforme o Ecate, da cui forse, trae origine, il nome della città demaniale madonita. Gli anni sono quelli della metà del XVII secolo quando in fondo ad un pozzo venne recuperata una statua triforme. Il prezioso simulacro aveva corpo di donna con tre facce, una di donna, una di vecchio e una di bambino; alcuni simboli misteriosi la adornavano, in fronte aveva un triangolo con dentro un fiore, con una mano reggeva due serpenti, con l’altra un oggetto sferico.
Consci del gran valore artistico culturale, gli abitanti di Polizzi del tempo decisero di collocare il simulacro nella Chiesa Madre, come sostegno della pila per l’acqua benedetta. Alcuni anni dopo, precisamente nel 1764, la chiesa venne ristrutturata e la statua triforme fu temporaneamente rimossa.
Ultimati i lavori, al momento di…
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