Un’attestazione precisa quella al museo cefaludese: «Il riconoscimento di eccellenza nel settore dell’ospitalità» comunicano dalla Fondazione «viene dato solo alle strutture che ottengono regolarmente ottime recensioni su TripAdvisor con un punteggio di almeno quattro punti su cinque. Devono anche avere un numero sufficiente di recensioni recenti e occupare nel sito una posizione privilegiata nella classifica di popolarità».
Non poteva esserci migliore accoglienza per il nuovo consiglio di amministrazione. «Questo riconoscimento – ha dichiarato il presidente della Fondazione, Franco Nicastro – rappresenta un importante voto di fiducia verso lo staff e i dipendenti della Fondazione impegnati sempre più a offrire, malgrado le difficoltà create dal taglio dei contributi, un elevato standard di servizi e di assistenza ai visitatori del museo».
La Sicilia è terra di primati, non sempre e non tutti negativi. Il richiamo al patrimonio culturale quale sola e sufficiente fonte di sviluppo dell’intera isola, dal quale tutto potrebbe essere tratto in termini occupazionali, è adagio che lambisce qualunque ragionamento, specie in tempi di crisi. Un’accusa – per molti un’autoassoluzione – all’immobilismo in un settore strategico che necessiterebbe di una rivoluzione copernicana. La valorizzazione dell’immenso patrimonio ridotta al lumicino non è certo il dato che andrebbe registrato. E, nonostante le condizioni disastrose evidenziate da più parti, le eccellenze regalano sorrisi. A volte beffardi, a volte malinconici, a volte interrogativi, a volte d’apprezzamento. Come quell’ignoto marinaio al Mandralisca che strega ogni volta lo si guardi.
Marc Charron, presidente di TripAdvisor for Business ha chiosato: «TripAdvisor è lieta di onorare le strutture che vantano un’ottima performance. A loro va il riconoscimento che meritano sulla base del feedback di coloro che contano di più: i clienti».