Nella mattinata di mercoledì scorso, a Palermo, zona Acqua dei Corsari, i Carabinieri di Caltavuturo, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di Vincenzo Pizzo, pregiudicato 41enne palermitano colpevole del reato continuato di spaccio e detenzione ai fini dello spaccio di sostanza stupefacente.
L’arresto a conclusione di un’attività investigativa finalizzata al contrasto del fenomeno dello spaccio che la Stazione Carabinieri di Caltavuturo ha avviato nel novembre del 2012, quando, proprio nel piccolo centro madonita, sulla S.S. 120, all’altezza della zona artigianale, nel corso di un servizio di controllo del territorio, a seguito di una perquisizione veicolare, i militari hanno trovato due giovani in possesso di hashish, che gli stessi hanno dichiarato aver acquistato a Palermo.
L’arrestato era il fornitore dei giovani del posto e non solo, che con cadenza pressoché settimanale si recavano a Palermo per rifornirsi di sostanza stupefacente per poi farne uso in gruppo a Caltavuturo. Molteplici sono state le cessioni accertate e preavvisate telefonicamente, nel corso delle cui conversazioni la richiesta di sostanza veniva celata mediante l’utilizzo di un linguaggio in codice, preventivamente concordato tra acquirente e spacciatore, con il quale si faceva riferimento a “Tessera – Biglietti”, “Coso” ed il quantitativo veniva indicato “uno, due”, “pezzo a pezzo”. Le cessioni si consumano dinanzi la porta dell’abitazione della madre di Vincenzo Pizzo, nei pressi della stessa o di una gelateria nei paraggi, in altri casi invece la sostanza stupefacente veniva consegnata a domicilio. Un panetto di Hashish veniva ceduto alla cifra di 100 euro, mentre le dosi di cocaina circa 20/25 euro al grammo.
Nel complesso sono stati recuperati e sequestrati circa 200 grammi di hashish e alcuni grammi di cocaina, sostanze cedute ai pusher delle provincie di Palermo e Caltanissetta, che a loro volta spacciavano agli assuntori locali, ai giovani di Caltavuturo, Vallelunga Pratameno ed Alia.