Nell’ambito della manifestazione “Un’Estate con SiciliAntica” si terrà giovedì 21 agosto 2014 con inizio alle ore 18,30 la visita guidata al Faro di Cefalù. L’appuntamento è nei pressi della chiesetta di Sant’Antonio Abate (ad angolo con la strada che immette al porto di Presidiana). La visita sarà guidata da Miriam Cerami. Alle 20.30 è possibile prendere parte (dietro prenotazione) a un buffet. Mentre alle ore 21.30 all’interno della Base Logistico Addestrativa “N. Botta” Caserma militare in Piazza C. Colombo sempre a Cefalù. (ingresso gratuito) si terrà la conversazione su “I Fari in Sicilia”.
Interverranno all’incontro, dopo la presentazione di Alfonso Lo Cascio, della Presidenza Regionale di SiciliAntica e di Melina Greco, presidente della sede SiciliAntica di Cefalù, Sebastiano Tusa, Soprintendente del Mare, e Umberto Balistreri, Presidente nazionale dei Gruppi di Ricerca Ecologica. Per informazioni e prenotazioni tel. 320.0950529.
Il faro è una struttura, in genere una torre, dotata alla sommità di un sistema capace di emettere potenti segnali luminosi costituita da una lampada ed un sistema di lenti. La storia dei fari s’intreccia strettamente con la storia della navigazione, da quando l’evolversi della navigazione portò l’uomo a navigare anche di notte. Nacquero così i primi fari, costituiti da falò di legna accatastata in punti prominenti della costa per riferimento nella rotta dei naviganti. Lungo le rotte più importanti nacquero successivamente i primi porti e con loro i primi fari, probabilmente strutture rudimentali in legno o ferro su cui veniva innalzato mediante un sistema di carrucole un braciere metallico contenente il combustibile. Intorno al 300 a.C. sorsero le due grandi strutture che rimarranno per secoli esempi unici di fari monumentali. Il Colosso di Rodi, considerato una delle sette meraviglie del mondo, collocato sopra l’entrata del porto, era uno statua enorme, alta circa 32 metri che rappresentava Elios, il dio del sole, con un braciere acceso in una mano,. Un’altra delle sette meraviglie del mondo fu il Faro di Alessandria, costruito attorno al 280 a.C., sull’isolotto di fronte alla città, dal nome “Pharos” da cui deriva il nome di faro. Con una torre di altezza stimata tra 115 e 135 metri, rimase per molti secoli tra le strutture più alte realizzate dall’uomo. Un fuoco acceso in sommità emetteva un segnale luminoso che, grazie ad un sistema di specchi che si diceva ideato da Archimede, aveva una portata di oltre 30 miglia. Di largo uso nel passato, il faro è oggi sostituito da sistemi digitali di aiuto alla navigazione.
Il Faro di Cefalù, a 80 metri s.l.m., a torre ottagonale, alto 26,20 m. a ottica rotante con impianto elettronico con interruttore crepuscolare, con emissione di luce a lampi bianchi intervallati ogni 5 secondi è situato a ridosso della parete settentrionale della rocca prospiciente il porto di Presidiana. Esso dipende dalla Divisione Fari e Segnalamenti marittimi del Ministero della Marina di pertinenza del “Comando Zona Fari di Messina” (uno dei sei esistenti in tutto il territorio nazionale). Il progetto per la costruzione del faro di Cefalù venne redatto ed approvato nel 1900 ed i lavori di costruzione vennero ultimati nel 1908. In Sicilia prima ancora che si costruissero i primi fari, erano le cosiddette torri-faro o torri-lanterna a svolgere le funzioni di avvistamento e riferimento per la navigazione marittima sicura.