La Polizia di Stato ha sequestrato alcuni terminali telematici di un internet point GoldBet di Cefalù.
Malgrado il 4 settembre, l’istanza del gestore dell’Internet Point per ottenere la licenza di P.S. per l’attività di intermediazione, servizio internet, di telecomunicazione e di trasmissione dati inerenti proposte negoziali di giocate relative ad eventi sportivi e non, da effettuarsi mediante l’utilizzo di collegamenti diretti con la società austriaca GOLDBET SPORTWETTEN GMBH, fosse stata rigettata dalla Questura, nel locale si continuava a giocare utilizzando le strumentazioni informatiche e la piattaforma di gioco GOLDBET (marchio della predetta società austriaca), non autorizzata secondo quanto previsto dalle attuali direttive dell’AAMS.
In Italia GOLDBET.COM risulta infatti inserito allo stato nell’elenco dei siti da inibire di cui al Decreto del Direttore Generale di AAMS dello 02.01.2007.
Il titolare dell’esercizio era stato diffidato dagli uomini della Squadra Amministrativa del Commissariato di Cefalù diretti da Manfredi Borsellino dal proseguire un’attività al momento non autorizzata dall’AAMS e priva di licenza di P.S., ma dopo un accesso a sorpresa presso i locali dell’agenzia, i poliziotti hanno potuto constatare che vi erano avventori che avevano effettuato delle puntate tramite la piattaforma di gioco non autorizzata.
l controllo ha riscontrato la presenza di quattro postazioni di gioco con terminali collegati in rete e il collegamento fisso alle pagine goldbetracing – league – livequickbet–quickbet. Inoltre nell’office posto di fronte alle postazioni di gioco erano presenti due pc e due stampanti su carta termica di ricevute per giocate.
A questo punto al personale della Squadra Amministrativa del Commissariato di Cefalù non è rimasto che sequestrare le attrezzature utilizzate per le scommesse non autorizzate e tutta la documentazione inerente tali scommesse con le relative quote di vincita.
Si è proceduto inoltre al sequestro di decine di promemoria per giocate, alcuni dei quali già compilati, calendari di calcio, pubblicazioni specializzate in scommesse su eventi sportivi e poco meno di una novantina di ricevute di scommesse stampati su carta termica.
Si è accertato che le postazioni ubicate nell’office potevano operare direttamente ricevendo le proposte di scommessa dagli utenti con il corrispettivo delle puntate, provvedendo, se del caso, al pagamento delle vincite.
Il gestore dell’agenzia, riscontrata la mancanza del titolo, è stato denunciato per l’illecita attività di raccolta o comunque di agevolazione della raccolta di scommesse, mentre le attrezzature telematiche utilizzate per l’attività di intermediazione e di trasmissione dati inerenti le proposte negoziali di giocate sottoposte a sequestro sono state smontate, conservate in una stanza alla quale sono stati apposti i sigilli ed affidate in giudiziale custodia allo stesso gestore del locale, che potrà comunque continuare ad esercitare come internet point.