ESPERO IN EDICOLA. Energia pulita. Idroenergia dall’acquedotto comunale

0
255

Nel 1908 nel paese madonita entrava in esercizio uno dei primi impianti idroelettrici dell’isola. Anche oggi il centro montano è apripista nello sfruttamento della fonte energetica rinnovabile per antonomasia: l’idroelettrico. Produrre elettricità utilizzando l’acqua in movimento con un ritorno economico a favore dei servizi per la collettività

 

di Giuseppe Biundo

Era il 1908 quando a Petralia Sottana entrava in esercizio uno dei primi impianti idroelettrici dell’isola. Oggi come “ieri”, Petralia Sottana, è apripista nello sfruttamento della fonte energetica rinnovabile per antonomasia: l’ idroelettrico. Produrre elettricità utilizzando l’energia dell’acqua in movimento, pulita e rinnovabile, con un ritorno economico a favore dei servizi per la collettività è la sfida che l’ amministrazione di Petralia Sottana ha raccolto, decidendo di installare mini centrali nel territorio comunale ed in particolare sui serbatoi del sistema acquedottistico cittadino.
Oggi infatti, grazie alle nuove tecnologie, è possibile realizzare piccoli impianti a basso impatto ambientale in serie nelle condotte idrauliche già esistenti.
A ridosso di canali e piccolicorsi d’acqua dal salto anche ridotto, riuscendo così a sfruttare anche vecchi mulini abbandonati, canali di irrigazione o acquedotti già in funzione. Ben due le turbine idrauliche, una da 3,9 kWe ed una da 8 kWe, per una potenza nominale complessiva di 11,9 kWe, che verranno installate presso il serbatoio dell’acquedotto comunale presente in contrada Maddalena. Il progetto definitivo è stato approvato con delibera della Giunta Municipale nel luglio del 2010 e le opere hanno un importo complessivo di euro 160.285,69. Recentemente l’Assessorato Regionale della Energia e dei Servizi di Pubblica Utilità, Dipartimento dell’Energia ha comunicato l’inserimento dell’intervento summenzionato nella graduatoria definitiva ritenendo il progetto ammissibile a contributo per un importo pari ad euro 155.000,00. mentre la differenza di euro 5.474,35 verrà coperta dal Comune. Il tutto sarà realizzato senza dover deviare il corso di torrenti, senza costruire opere idrauliche supplementari e in particolare, senza alterare la potabilità della risorsa idrica.

L’ARTICOLO INTEGRALE SU ESPERO IN EDICOLA