Negli ultimi giorni è tornata di stretta attualità la situazione critica degli operai ex Fiat. Fra pochi mesi scadrà definitivamente il periodo di cassa integrazione in deroga e il progetto della Grifa, l’azienda che vorrebbe produrre auto ibride nello stabilimento imerese non convince le sigle sindacali.
Il capo delegazione pentastellato al Parlamento europeo Ignazio Corrao sottopone il “caso” Fiat alla Commissione: “In considerazione dei possibili licenziamenti di 1100 lavoratori cui tra poco scadrà la cassa integrazione in deroga, c’è la possibilità di salvare il loro destino occupazionale attraverso il FEG? Esistono dei fondi europei destinati alla reindustrializzazione di Temini Imerese e se ci sono, a cosa sono vincolati? E poi la Commissione europea è a conoscenza di un tavolo ministeriale con una neo azienda composta proprio da vecchi dirigenti della casa torinese? Cosa sa la commissione di questa vicenda?”.
Sono questi gli interrogativi che pone il parlamentare europeo Ignazio Corrao. Il parlamentare siciliano ha depositato proprio in queste ore una apposita interrogazione in cui oltre a lanciare nuovi dettagli in merito alla vicenda, chiede l’interessamento degli alti organi europei sul destino sia dei lavoratori che del comparto produttivo dell’importante area industriale siciliana. “Sono circa 1100 gli operai della Fiat di Termini Imerese e dell’indotto in cassa integrazione in deroga fino al 31 dicembre prossimo – scrive Corrao nella sua interrogazione – senza una soluzione, che in questo momento pare lontana, c’è il rischio che a metà ottobre la Fiat avvii le procedure di licenziamento collettivo. Gli operai vivono dalla fine del 2011 una situazione insostenibile. Il diritto al lavoro di questi operai è stato attaccato prima dalla Fiat, che ha preferito spostare la propria sede altrove, e successivamente dai governi nazionali che si sono mostrati incapaci nel gestire la crisi di un territorio lasciato in ginocchio”.
Rivolgendosi alla Commissione, il parlamentare chiede di sapere “È a conoscenza di un tavolo ministeriale con un’azienda di recente costituzione, GRIFA, Gruppo Italiano Fabbrica Automobili, composta da vecchi dirigenti Fiat, ed interessata all’ex sito stesso? Ed ancora, in considerazione dei possibili licenziamenti, la Commissione ritiene vi sia la possibilità di chiedere l’intervento del Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione (FEG), a condizione di dimostrare che i licenziamenti in questione possano essere correlati alla globalizzazione del commercio? Può la Commissione verificare se non vi sia già una domanda in corso? Esistono a oggi dei fondi europei destinati alla reindustrializzazione di Termini Imerese ? Se si, vincolati a cosa?”.
Quesiti a cui molte delle tute blu vorrebbero avere una risposta si spera definitiva.
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