Comitato “Cefalù-Quale ferrovia” lancia appello a Renzi per raddoppio ferroviario

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Il Comitato “Cefalù-Quale ferrovia” lancia un appello al premier Matteo Renzi per il raddoppio ferroviario Fiumetorto-Cefalù-Castelbuono.

 

L’appello firmato dal presidente Vincenzo Cesare critica fortemente il governo nazionale accusato di aver “dato il via al “tacito decreto” “Blocca cantieri”” in riferimento al “fermo dei lavori di una delle 3 imprese impegnate (con dei sub-appalti) nel raddoppio ferroviario del secondo lotto (da Fiumetorto a Cefalù-Ogliastrillo, di Km 20, finanziato con € 320 mln circa), della tratta Fiumetorto–Cefalù–Castelbuono (32 Km circa), lungo la linea Palermo–Messina, coincidente con il Corridoio trans-europeo N.1, Asse Berlino–Palermo”.
Il dubbio del comitato è sulla reale volontà di “sbloccare” anche in Sicilia “supportato dal mancato avvio dei lavori del secondo lotto (da Cefalù Ogliastrillo a Castelbuono, Km 12,300, € 530 mln circa) della arteria ferroviaria”.
Il comitato denuncia come nonostante “la gara di appalto del 2° lotto della “Fiumetorto-Castelbuono” sia stata aggiudicata il 16 aprile del 2012, ancora oggi non ci sarebbe l’approvazione dei Progetti esecutivi di questo importante segmento infrastrutturale e, conseguentemente, non possono avere inizio i relativi lavori che prevedono anche la realizzazione della nuova “fermata” di Cefalù in galleria, del tutto simile ad una stazione di metropolitana”
L’appello è quello di far ripartire a pieno regime i cantieri per il doppio binario visto tra l’altro come incentivo allo sviluppo economico del distretto turistico di Cefalù e dei Parchi delle Madonie e di Imera e del Polo industriale di Termini Imerese.
Il presidente Cesare conclude: “Il Comitato cittadino “Cefalù–Quale ferrovia” – che ormai da 15 anni segue costantemente e in forma esclusivamente costruttiva l’iter progettuale e realizzativo di quest’opera di interesse regionale, nazionale ed europeo – seriamente preoccupato degli ulteriori “ritardi” nella esecuzione dei citati lavori, rivolge un caloroso appello al Presidente del Consiglio dei Ministri Renzi, al Ministro delle Infrastrutture Lupi e al Presidente della Regione Siciliana Crocetta affinché vengano definitivamente rimossi gli ostacoli che ancora si frappongono all’apertura e alla prosecuzione dei lavori dei citati cantieri”

IN ALLEGATO L’APPELLO

Appello_a_Renzi_del_6-10-2014.pdf