Ultima spiaggia per l’ex Fiat di Termini Imerese? Domani incontro decisivo al ministero

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Domani alle 14, al Ministero dello Sviluppo Economico, si terrà un incontro decisivo per il futuro dell’ex-stabilimento Fiat, inattivo ormai da quasi tre anni.
Sul tavolo dell’incontro al MISE tra sindacati, azienda e istituzioni, ci sarà la proposta di Grifa considerata da molti l’ultima spiaggia per le 1100 tute blu che a fine anno vedranno scadere la cassa integrazione e che potrebbero ricevere già fra 5 giorni l’annuncio per tanto tempo scongiurato, l’apertura delle procedure di licenziamento per tutti i lavoratori.

Sono tre in realtà le proposte sul tavolo di Invitalia. Oltre a quella di Grifa per la produzione di auto ibride ed elettriche ci sono quella di Mossi&Ghidolfi, per la produzione di biodiesel di seconda generazione e quella di Landi Renzo che punta a costruire un impianto per la riconversione di autobus pubblici. Ma ormai da tempo si parla principalmente delle auto ibride di Grifa e del suo piano.
“Al Mise è aperto un tavolo da ormai 5 anni – ha affermato Roberto Mastrosimone, segretario della Fiom Cgil Sicilia – che non ha prodotto finora nessun risultato. Ci sono tante proposte per il rilancio del sito ma nessuna è andata a buon fine, e il 14 ottobre Fiat potrebbe annunciare la procedura di licenziamenti collettivo”.
“Quella di Grifa è una proposta che ci trova perplessi, ma siamo disponibili al confronto. Ci trova perplessi – ha spiegato Mastrosimone – perchè Grifa intende arrivare, al 2018, a impiegare 475 addetti, mentre attualmente i lavoratori dell’impianto sono quasi 1.200 tra diretti e indotto. Che fine farebbero gli altri?”.
Il premier Renzi qualche giorno fa ha parlato di Termini Imerese come uno degli stabilimenti da salvare urgentemente insieme all’AST di Trani e l’Ilva di Taranto. Le tre T. Purtroppo oggi è arrivato l’amara notizia per i 500 lavoratori di Terni per i quali partiranno i licenziamenti dopo che il tavolo tra l’azienda e il governo è saltato.
Secondo Mastrosimone l’incontro di domani “potrebbe anche essere l’ultimo”. “Noi chiederemo che non vengano annunciate le procedure di licenziamento e che si prolunghino gli ammortizzatori sociali. Se invece verranno annunciati i licenziamenti o comunque la proposta presentata non salvaguarderà tutti i lavoratori, facendo distinzioni tra l’uno e l’altro, la protesta ci sarà, e credo unitaria, e quel punto non escludiamo nulla”, avverte ancora il rappresentante Fiom.
Il leader nazionale della Fiom ha annunciato solo ieri un autunno caldo per gli operai e la possibilità di occupare le fabbriche.
L’assessore allo Sviluppo Economico della Regione Siciliana Linda Vancheri punta invece ad aggiornare la firma per un accordo di programma per lo sviluppo dell’area di Termini Imerese.