E’ vietato usare l’acqua comunale in alcune vie della città perché inquinata, ma in pochi lo sanno. Da alcuni giorni gli abitanti delle vie Cervo, Stesicoro, Diaz, Ospedale civico e della Guardia, nella parte alta di Termini Imerese, non possono bere l’acqua che fuoriesce dai rubinetti perché inquinata.
Il comune si sta interessando ad eliminare il grave inconveniente, emanando anche giorno otto un’apposita ordinanza, ma in pochi lo sanno. Nessuno infatti ha bandizzato la cosa; nessuno si è preoccupato di avvertire gli abitanti delle vie interessate. Sembra che tutto si sia svolto in sordina, quasi ad avere paura che si sappia in giro. L’ordinanza è stata emessa, ma certamente pochi sono i termitani così zelanti e solerti da andarla a leggere all’albo pretorio o sul sito Internet comunale, o magari leggendo un quotidiano. La cosa così è venuta fuori solo perché il Movimento 5 stelle ha diffuso l’allarme qualche giorno fa. Solo a questo punto pare che la macchina comunale si sia messa in moto, provando a ripristinare il guasto che avrebbe causato l’inquinamento dell’acqua. Ed il sindaco? Se ne è uscito – sempre dopo che il M5S è intervenuto denunciando il fatto – con un laconico comunicato diffuso su Facebook, il nuovo “ufficio comunale” termitano, con il quale ha informato che “da qualche giorno sono impegnato per la risoluzione del problema relativo al divieto dell’utilizzo di acqua”, come se fosse lui stesso – armato di pala e piccone – a scavare per riparare i tubi. Quindi, essendo il primo cittadino ancora “impegnato per la risoluzione del problema”, ad oggi lo stesso non sembra risolto e l’acqua continua ad essere imbevibile.
Non è solo di acqua inquinata che vogliamo parlarvi, ma anche di fogne scoppiate, che riversano per strada e a cielo aperto il loro maleodorante contenuto. Lungo le vie Carioto e Toti, davanti ad un noto supermercato, questa volta nella parte bassa della città, da parecchi giorni la fogna è saltata ed i liquami si riversano per la pubblica via, ma nessuno è finora intervenuto, nonostante le continue segnalazioni dei cittadini, messi in allarme dalla puzza.