Aumenta la paura delle tute blu dell’ex stabilimento Fiat di Termini Imerese che chiedono un incontro urgente al Ministero che dovrebbe svolgersi i primi giorni della prossima settimana, per fare luce sui punti bui che ancora ricoprono il piano della newco Grifa.
“Vogliamo chiarimenti immediati sulla solidità di Grifa – ha dichiarato Roberto Mastrosimone della Fiom siciliana, facendo seguito alle parole del rappresentante nazionale De Palma di ieri – non possiamo permetterci che ricapiti quello che è successo in passato. Le procedure di mobilità da parte di Fiat per 760 operai sono già state aperte e se non andasse in porto nemmeno questa operazione finirebbero tutti licenziati a dicembre”.
Secondo il governo però tutto ok sul piano Grifa. “L’operazione di passaggio da Fiat alla newco Grifa del sito di Termini Imerese sta procedendo – ha dichiarato il vice ministro Claudio De Vincenti – secondo le modalità e la tempistica indicate nel verbale di incontro sottoscritto pochi giorni fa al Ministero dello Sviluppo Economico da tutte le parti. In particolare Invitalia – ha continuato De Vincenti – sta effettuando le previste verifiche sul piano industriale e finanziario di Grifa”.
Ed è proprio dal punto di vista finanziario, oltre che quello produttivo, che ci sono i maggiori dubbi alimentati dalla notizia, in parte corretta successivamente, del nulla di fatto sul finanziatore sudamericano. Dopo la smentita infatti del fondo brasiliano Kbo Capital che ha dichiarato di non avere intenzione di investire in alcun modo sul sito, il procuratore generale del Banco di Rio de Janeiro Marcello Gianferotti ha spiegato che sarà un altro fondo, di cui al momento per motivi di riservatezza non viene svelato il nome, a partecipare all’aumento di capitale da 25 a 100 milioni di euro di Grifa se ci sarà l’accordo con i sindacati. Il verbale d’incontro siglato il 10 ottobre scorso deve dunque trasformarsi in accordo.
Oggi intanto l’incontro tra il sindaco Burrafato e il governatore della Sicilia Rosario Crocetta per fare il punto sulla vicenda Grifa e sulle garanzie per i lavoratori dell’indotto diretto ed indiretto. “Grifa è una speranza – ha dichiarato il primo cittadino -. Molti sono ancora i nodi da sciogliere. In questa delicata fase non servono ne proclami, ne polemiche. Continuo a chiedere coesione: bisogna stare, tutti insieme e nei rispettivi ruoli istituzionali”.
Il timore però che la carta Grifa si riveli un nulla di fatto cresce, solo che stavolta a fine anno, dovesse fallire la trattativa, ci sarebbe solo la strada per il licenziamento di tutti gli operai.