Un convegno a pagamento in una struttura pubblica offerta gratuitamente? Sembra strano, ma è quanto accaduto giovedì 16 ottobre. Com’è noto, e come già abbiamo scritto, l’Asmu, l’Accademia siciliana di medicina d’urgenza, ha tenuto all’interno della Pinacoteca del Museo Civico un incontro professionale, con susseguente banchetto di rito. La struttura era stata offerta gratis dal Comune di Termini Imerese (nonostante il Comune non risultava nemmeno tra gli enti patrocinanti).
Per partecipare al convegno però i professionisti hanno pagato all’associazione una quota di iscrizione di 50 Euro (i medici non soci) o 30 Euro (gli infermieri). Eppure la location era pubblica… Così, oltre al danno prodotto (impedire per una giornata il godimento della Pinacoteca e trasformato la sezione dell’Ottocento in magazzino per il catering), si aggiunge la beffa dei soldi incassati dall’associazione per un evento tenuto in un luogo pubblico concesso gratuitamente.
Come è noto le strutture pubbliche non possono essere concessi per iniziative a pagamento. Chi non sapeva tutto ciò? Il sindaco bellamente seduto nel tavolo della presidenza o gli organizzatori del convegno. Comunque ignorantia legis non excusant (L’ignoranza della legge non scusa) dicevano gli antichi romani. Quindi qualcuno deve pagare. O chi ha concesso il museo gratuitamente o chi ha usufruito della struttura pubblica facendo pagare una iscrizione.
Nella foto l’invito dell’Accademia siciliana di medicina d’urgenza con le quote di iscrizione.