Raddoppio ferroviario Fiumetorto-Ogliastrillo. Domani sit-in dei lavoratori licenziati

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Le Organizzazioni Sindacali di Fillea Cgil, Filca Cisl, Feneal Uil, sono in stato di agitazione per il mancato rispetto degli accordi prefettizi sulla ricollocazione in cantiere di almeno il 50 % dei 157 lavoratori licenziati nel 2012 dall’azienda “Cefalù 20”, contraente generale per la realizzazione del raddoppio ferroviario Fiumetorto-Ogliastrillo.

Un incontro si è tenuto oggi e un altro è previsto per domani con le aziende a cui “Cefalù 20” ha affidato il completamento dell’opera e che ancora non hanno assunto manodopera dal bacino dei lavoratori a suo tempo licenziati e che a partire dal mese di dicembre non godranno più della copertura degli ammortizzatori sociali. 

Le Federazioni provinciali dei sindacati hanno annunciato, allertando le forze dell’ordine, un sit-in per domani mattina alle 11, in concomitanza con gli incontri in azienda, che si terrà di fronte al cantiere per lo scavo della galleria poggio Santa Maria di fronte alla stazione ferroviaria di Lascari. “Se gli incontri di oggi e di domani non avranno l’esito sperato metteremo in campo le opportune forme di protesta, i lavoratori non possono più attendere e gli accordi presi innanzi al Prefetto vanno rispettati” ha dichiarato Giuseppe Guarcello rappresentante della Fillea Cgil di Palermo – Il cantiere per il raddoppio ferroviario Fiumetorto-Ogliatrillo finanziato per 420 milioni di euro, doveva essere consegnato già nel 2010, data slittata con una prima proroga alla fine del 2012 quando a causa della grave crisi finanziaria che l’ha investita “Cefalù 20″ ha licenziato 157 lavoratori, ha rinunciato a realizzare l’opera direttamente, ed ha affidato i lavori a tre aziende esterne producendo il rallentamento dell’opera che nel 2014 è ancora ferma al 55% di realizzazione”.